Studio licheni, Centrale A2A - Monfalcone

La contaminazione nell’area attorno alla centrale a2a di Monfalcone, verificata attraverso l’analisi dei licheni, non è nel suo complesso elevata, con valori medi di naturalità alta o molto alta.


Solo in due delle 44 Unità di campionamento in cui è stata suddivisa l’area, i massimi assoluti di quattro metalli rientrano nelle classi di alterazione da media ad alta.La distribuzione della presenza di questi metalli conferma l’ipotesi che la causa siano le emissioni della centrale a2a, anche se è probabile che altre attività produttive presenti nel territorio siano di fatto sorgenti importanti per molti altri metalli.


Le conclusioni sono state presentate nella sala consiliare del municipio di Monfalcone alla presenza delle Autorità regionali e locali, presenti il professor Mauro Tretiach, docente di Botanica e di Biomonitoraggio degli ambienti terrestri all’Università di Trieste, che ha diretto lo studio, e Fulvio Daris, direttore tecnico-scientifico dell’ARPA.

Ultimo aggiornamento 28/3/2022

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