Qualità delle acque marino-costiere e di transizione
Le acque marino-costiere rappresentano la fascia marittima situata entro un miglio nautico dalla costa od entro la linea di base, la quale serve da riferimento per definire il limite delle acque territoriali; le acque di transizione, invece, sono acque salmastre originate dal mescolamento tra le acque marino costiere e le acque dolci dei fiumi e sono tipiche di zone umide litoranee quali lagune, stagni costieri, laghi salmastri, foci fluviali a delta od estuario.
In questo contesto la Direttiva Quadro sulle Acque 2000/60/CE (o Water Framework Directive - WFD), recepita in Italia dal D.Lgs. 152/2006 e ss.mm.ii., istituisce un quadro per l’azione comunitaria in materia di acque, con lo scopo di proteggere e migliorare lo stato delle acque ed assicurarne un utilizzo sostenibile.
Tale Direttiva si prefigge la protezione e il miglioramento dello stato degli ecosistemi acquatici attraverso il raggiungimento del “buono stato” delle acque superficiali, o comunque di impedire il deterioramento di questi ecosistemi. Questi obiettivi vengono perseguiti attraverso la gestione delle acque a scala di bacino idrografico. Quest'ultimo, inteso come “il territorio nel quale scorrono tutte le acque superficiali attraverso una serie di torrenti, fiumi ed eventualmente laghi per sfociare al mare in un'unica foce, a estuario o a delta”, costituisce l’unità territoriale operativa di riferimento per raggiungere gli obiettivi della normativa quadro.
Il monitoraggio ambientale viene condotto all’interno di unità elementari denominate corpi idrici. In ciascuno di questi viene effettivamente stimato lo stato di qualità ecologica e chimica ed esercitate le misure di controllo, salvaguardia e risanamento.
I risultati del monitoraggio permettono di valutare lo stato ecologico dei corpi idrici, analizzando gli elementi di qualità biologica, fisico-chimica e chimica (sostanze non appartenenti all’elenco di priorità), e di verificare lo stato chimico attraverso l’analisi delle sostanze dell’elenco di priorità.
L'approccio innovativo della WFD, infatti, è quello di considerare gli ecosistemi acquatici nel loro insieme, unitamente a quelli terrestri e alle zone umide strettamente connesse a quelle acquatiche, ai fini della protezione e del miglioramento dello stato delle acque.
Viene data primaria importanza agli organismi animali e vegetali che contraddistinguono gli ecosistemi e che se presenti in comunità ben strutturate e bilanciate sono essi stessi responsabili dei complessi processi auto-depurativi delle acque. Infatti, tra gli obiettivi individuati dalla Direttiva, l'obiettivo di qualità ecologica, è inteso come la capacità del corpo idrico di supportare comunità animali e vegetali in grado di sostenere i fenomeni auto-depurativi dell'ambiente acquatico.
- Viene introdotto il concetto di biomonitoraggio, grazie al quale lo studio degli effetti sugli organismi viventi e sui parametri biologici permette di valutare, in tempi relativamente brevi, i diversi fenomeni di inquinamento presenti e/o passati, causati dall'introduzione nell'ambiente di una o più sostanze inquinanti o da alterazioni anomale di parametri chimico-fisici quali ad es., nel caso specifico, temperatura, pH, salinità, ecc.
La conseguenza giuridica di questi nuovi approcci per la valutazione della qualità delle acque ai fini della protezione e della sostenibilità della risorsa idrica, è l'applicazione di nuovi sistemi di gestione e di monitoraggio.
- Per tale motivo sono stati istituiti i distretti idrografici che permettono una gestione integrata della risorsa idrica. In ogni distretto idrografico si identificano uno o più bacini idrografici. Il bacino idrografico è l'unità territoriale di riferimento a cui ogni stato membro deve riferirsi per conformarsi alla direttiva e adottare le disposizioni adeguate con il fine ultimo il raggiungimento degli obiettivi di qualità ambientale imposti dalla WFD.
Le acque marino-costiere e di transizione del Friuli Venezia Giulia appartengono al bacino idrografico, condiviso con le regioni Veneto e Trentino Alto Adige, che costituisce il Distretto idrografico delle Alpi Orientali.
In questo contesto tutte le attività sono svolte da Arpa FVG, in ottemperanza alla normativa nazionale e di recepimento di quella europea.
Nel 2009 è iniziato il primo ciclo di monitoraggio per le acque marino costiere e di transizione del Friuli Venezia Giulia e nelle acque marino-costiere sono stati individuati 17 corpi idrici, di cui 10 nelle acque costiere entro 3000 metri, definite come “acque significative” dal D.Lgs. 152/06, e 7 nella fascia compresa tra i 3000 metri fino ad 1 miglio nautico dalla linea di base retta.
Nel 2011 sono stati aggiunti 2 corpi idrici fortemente modificati, situati nell'area portuale di Trieste e nella Baia di Muggia.
Dal 2020, sulla base delle elaborazioni dei dati pregressi i corpi idrici marino-costieri sono stati ridotti a 7.
Per le acque di transizione sono stati individuati 17 corpi idrici lagunari, di cui 4 fortemente modificati e 13 corpi idrici relativi alle foci fluviali, dei quali sono stati monitorati solo quelli relativi ai fiumi Isonzo e Tagliamento.

La direttiva individua tre tipi diversi di monitoraggi: monitoraggio di sorveglianza, operativo, e di indagine.
In Friuli Venezia Giulia per tutti i corpi idrici marino-costieri e di transizione è stato predisposto un monitoraggio di tipo operativo, in quanto sono stati considerati a rischio di non raggiungere gli obiettivi di qualità previsti dal D.Lgs.152/06.
Il monitoraggio operativo ha un ciclo di 3 anni e prevede il monitoraggio degli Elementi di Qualità Biologica (EQB) più sensibili alle pressioni insistenti su ogni corpo idrico, a sostegno di questi vengono indagati anche i parametri idromorfologici e fisico-chimici, oltre all’analisi delle sostanze chimiche dell’elenco di priorità (tab. 1/A - All.1 alla Parte terza del D.Lgs. 152/06 ss.mm.ii.) e di quelle non appartenenti all’elenco di priorità (tab. 1/B - All.1 alla Parte terza del D.Lgs.152/06).
- Nella Regione FVG, gli EQB monitorati per le acque di transizione sono: fitoplancton, macrofite, macroinvertebrati bentonici e fauna ittica; i parametri idromorfologici a sostegno: il regime di marea, flusso di acqua dolce e scambio con il mare, natura e composizione del substrato, profondità e struttura della zona intertidale; i parametri fisico-chimici: azoto inorganico disciolto (DIN), fosforo reattivo (P-PO4) e ossigeno disciolto.
- Per le acque marino-costiere gli EQB sono fitoplancton e macroinvertebrati bentonici; alcuni elementi fisico-chimici a sostegno, in particolare ossigeno disciolto e nutrienti, rientrano nel sistema di classificazione dello stato ecologico, mentre temperatura, salinità e trasparenza sono utilizzati per meglio interpretare i risultati degli altri elementi. I nutrienti, l’ossigeno disciolto e la clorofilla a sono valutati attraverso il calcolo dell’indice TRIX, che definisce il grado di trofia. Gli elementi idromorfologici forniscono supporto all’interpretazione dei dati relativi agli elementi di qualità e nel caso dell’EQB macroinvertebrati bentonici sono stati considerati gli elementi idromorfologici profondità, natura e composizione del substrato.
Lo stato ecologico è definito attraverso gli EQB, gli elementi fisico-chimici e chimici (sostanze non appartenenti all’elenco di priorità) e gli elementi idromorfologici a supporto. La classificazione dello stato ecologico include 5 classi di stato: elevato, buono, sufficiente, scarso, cattivo. Il giudizio sulla qualità ecologica viene definito considerando il risultato peggiore degli elementi di qualità biologica, secondo il principio di precauzione.
Lo stato chimico è invece definito attraverso 2 classi di stato: buono e mancato conseguimento dello stato buono, in base alla conformità o meno delle concentrazioni delle sostanze prioritarie rispetto agli standard di qualità ambientale (SQA).
Sia per lo stato ecologico sia per quello chimico vale il principio di classificazione “One Out-All Out”, secondo il quale lo stato ecologico è determinato dal più basso dei giudizi riscontrati durante il monitoraggio biologico per i singoli EQB; mentre per lo stato chimico è sufficiente il superamento di un elemento del SQA di una sola sostanza per non raggiungere il buono stato chimico.
Il monitoraggio rappresenta lo strumento per la verifica dell’analisi delle pressioni, infatti, può confermare o meno che le pressioni antropiche abbiano provocato un impatto sul corpo idrico, e quindi evidenziare il rischio di non raggiungere gli obiettivi di qualità.
Monitoraggio del triennio 2020-2022
Nel 2022 è terminato il primo triennio del monitoraggio per la classificazione del sessennio 2020-2025 dei corpi idrici marino costieri e di transizione regionali.
Di seguito si riporta la relazione del monitoraggio per il triennio 2020-2022.
Stato ecologico e stato chimico delle acque di transizione e marino-costiere del Friuli Venezia Giulia (D.Lgs.152/06 ss.mm.ii) - Triennio 2020-2022
Classificazione del sessennio 2014-2019
Di seguito è possibile accedere alle informazioni dettagliate (schede e dati) dell’attuale classificazione dello stato ambientale dei corpi idrici.
Come concordato nell’incontro di coordinamento distrettuale di luglio 2015 e successivamente formalizzato al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, è stata confermata la ricollocazione del secondo sessennio di monitoraggio in modo da considerare come ultimo anno utile alla classificazione il 2019; pertanto il triennio 2017-2019 rappresenta il secondo triennio di monitoraggio operativo nell’ambito del sessennio 2014-2019.
Monitoraggio delle acque di transizione e marino costiere della Regione Friuli Venezia Giulia (D.Lgs. 152/2006) Stato ecologico e stato chimico per il triennio 2017-2019 e Classificazione sessennio 2014-2019 Aprile 2020
Stato e potenziale ecologico delle acque marino costiere e di transizione
I giudizi dello stato e potenziale ecologico ottenuti per gli elementi di qualità (EQB) vengono riportati nella mappa con il sistema dei colori.
Gli EQB che vengono presi in considerazione sono:

Stato ecologico delle acque
Stato chimico delle acque marino costiere e di transizione

Stato chimico delle acque

Stato chimico del biota: pesci e molluschi
Schede e dati corpi idrici marino-costieri
Di seguito vengono riportate le schede dei corpi idrici marino costieri e di transizione monitorati da Arpa nel sessennio 2014-2019; le seguenti schede riportano i risultati del monitoraggio finalizzato alla classificazione dello stato ecologico e dello stato chimico, alla base dell’aggiornamento del Piano di gestione delle acque del Bacino delle Alpi Orientali 2021-2027.
Si evidenzia che le geometrie e la classificazione definitiva (e vigente) dei corpi idrici è, comunque, quella riportata nel “Piano di Gestione delle Acque – Aggiornamento 2021-2027” e consultabile anche attraverso il “Geoportale (EASy Water – Eastern Alps System for Water)” del Distretto.
Le tabelle sottostanti permettono di scaricare le schede dei singoli corpi idrici che riportano le informazioni relative alla codifica europea e regionale del corpo idrico, il nome del corpo idrico, e le stazioni di monitoraggio, oltre al giudizio sintetico relativo allo stato ecologico ed allo stato chimico.
Le schede risultano essere suddivise in due sezioni principali.
La prima sezione riporta le informazioni relative all’inquadramento del corpo idrico, ovvero la categoria di appartenenza, la denominazione, i codici che lo identificano a livello nazionale ed europeo, la tipologia, la natura (naturale o fortemente modificato), il macrotipo e la rete di appartenenza. Sono poi riportate, oltre la mappa con la localizzazione dei punti di monitoraggio, anche la descrizione delle caratteristiche ambientali e di inquadramento geografico e l’indicazione delle pressioni significative che possono avere incidenza sullo stato/potenziale ecologico del corpo idrico, così come indicato nel vigente Piano di Gestione del Distretto delle Alpi Orientali e nel Piano Regionale di Tutela delle Acque.
La seconda sezione riporta i risultati del monitoraggio con lo stato ecologico e lo stato chimico. I giudizi sono riportati secondo una scala colorata che risulta esplicitata in una legenda.
Va ricordato che, convenzionalmente, il giudizio di qualità dei corpi idrici appartenenti alla rete operativa è determinato generalmente dagli esiti del secondo triennio operativo del sessennio, ovvero dal monitoraggio eseguito negli anni 2017-2019. Per quanto riguarda lo stato ecologico vengono riportati i giudizi, sempre con il sistema dei colori, dei singoli elementi di qualità biologica (fitoplancton, macroinvertebrati bentonici per le acque marino costiere e fitoplancton, macrofite, macroinvertebrati bentonici e fauna ittica per le acque di transizione ), degli elementi fisico-chimici (indice TRIX per le acque marino costiere, nutrienti e ossigeno disciolto per le acque di transizione) e chimici a sostegno (Tab. 1/B D.Lgs. 172/15) che concorrono alla definizione del giudizio complessivo.
Per lo stato chimico vengono elencate le sostanze prioritarie rilevate con concentrazioni sopra gli Standard di Qualità che hanno determinato il giudizio di qualità.
Per quanto concerne i dati chimici e fisico-chimici inerenti la classificazione sopra riportata, essi sono resi disponibili al pubblico sul Portale Regionale degli Open Data, raggiungibile all’indirizzo: Open Data Regione FVG
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CORPO IDRICO Zona monitorata Denominazione area Stato Ecologico Stato Chimico Codice Europeo CA31 Muggia Punta Sottile BUONO NON BUONO ITACW00002400FR CA35 Muggia Muggia BUONO NON BUONO ITACW00002300FR CA32 Costiera Triestina Trieste-Barcola BUONO NON BUONO ITACW00002100FR CA36 Costiera Triestina Trieste-Diga Vecchia BUONO NON BUONO ITACW00002200FR CA33 Costiera Triestina Miramare BUONO NON BUONO ITACW00001900FR CA34 Costiera Triestina Costiera BUONO NON BUONO ITACW00001700FR MA31 Centro Golfo Trieste-Miramare esterno BUONO NON BUONO ITACW00002000FR MA21 Centro Golfo Costiera esterno BUONO NON BUONO ITACW00001800FR CE12 Baia di Panzano Baia di Panzano-Fossalon BUONO NON BUONO ITACW00001500FR CE11 Baia di Panzano Duino-Villaggio del Pescatore BUONO NON BUONO ITACW00001600FR CE13 Bocche di Primero Fossalon-Mula di Muggia BUONO NON BUONO ITACW00001300FR ME11 Bocche di Primero Trezzo-Punta Sdobba esterno BUONO NON BUONO ITACW00001400FR CE14 Grado Grado Morgo BUONO NON BUONO ITACW00001000FR ME12 Grado Grado esterno BUONO NON BUONO ITACW00001200FR ME21 Grado Morgo esterno BUONO NON BUONO ITACW00001100FR CE15 Prto Buso Porto Buso-S.Andrea BUONO NON BUONO ITACW00000900FR ME22 Porto Buso Porto Buso-S.Andrea esterno BUONO NON BUONO ITACW00000800FR CE16 Lignano Lignano-Tagliamento BUONO NON BUONO ITACW00000600FR ME23 Lignano Lignano esterno BUONO NON BUONO ITACW00000700FR
Schede e dati corpi idrici di transizione
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CORPO IDRICO Zona monitorata Denominazione area Stato ecologico Stato chimico Codice Europeo FM1 Laguna di Grado Valle Cavanata SCARSO NON BUONO ITATW00004400FR FM2 Laguna di Grado Paludo della Carogna SUFFICIENTE NON BUONO ITATW00004200FR FM3 Laguna di Grado Barbana SUFFICIENTE NON BUONO ITATW00004100FR TPO1 Laguna di Grado Ara Storta SUFFICIENTE NON BUONO ITATW00003900FR TEU1 Laguna di Grado Ravaiarina-Goro BUONO NON BUONO ITATW00003800FR TEU2 Laguna di Grado Fondale Nassion SUFFICIENTE NON BUONO ITATW00003700FR TPO2 Laguna di Grado Laguna Silisia-Fondale della Gran Chiusa BUONO NON BUONO ITATW00003600FR FM4 Laguna di Grado Isola della Gran Chiusa-Banco d'Orio SCARSO NON BUONO ITATW00003400FR TEU3 Laguna di Grado Anfora-Casoni Maricchio BUONO NON BUONO ITATW00003500FR TME1 Laguna di Marano Secca Zellina-Marano SCARSO NON BUONO ITATW00003000FR TPO3 Laguna di Marano Ciuciai de sora-Ficariol S.Piero interno SUFFICIENTE NON BUONO ITATW00002900FR TEU4 Laguna di Marano Ciuciai de soto-Ficariol S.Piero esterno SUFFICIENTE NON BUONO ITATW00002800FR TME2 Laguna di Marano Secca di Muzzana SCARSO NON BUONO ITATW00002600FR TME3 Laguna di Marano Foci dello Stella interno SCARSO NON BUONO ITATW00002500FR TPO4 Laguna di Marano Foci dello Stella esterno SUFFICIENTE NON BUONO ITATW00002400FR TME4 Laguna di Marano Secca Man di Spiesà SCARSO NON BUONO ITATW00002200FR TPO5 Laguna di Marano Acque-Tapo SCARSO NON BUONO ITATW00002100FR AT212 Foce Tagliamento Foce Tagliamento non classificato NON BUONO ITATW00002000FR AT218 Foce Isonzo Foce Isonzo non classificato BUONO ITATW00004600FR
Classificazioni precedenti
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Ultimo aggiornamento 11/5/2024
URL: https://www.arpa.fvg.it/temi/temi/acqua/sezioni-principali/acque-marino-costiere-e-di-transizione/qualita-delle-acque/