Normativa acque marino costiere e di transizione

Normativa europea

  • Direttiva 79/409/CEE "Uccelli"  del 1979 la prima direttiva comunitaria in materia di conservazione della natura concernente la salvaguardia delle  numerose specie di uccelli selvatici e che rimane in vigore e si integra all'interno delle disposizioni della diretiva Habitat. 

  • Direttiva 92/43/CEE “Habitat” del 1992 relativa   alla   conservazione   degli   habitat   naturali   e   seminaturali   e   della   flora   e   della   fauna   selvatiche

  • Direttiva WFD/2000/60/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 23 ottobre 2000, che istituisce un quadro per l'azione comunitaria in materia di acque con lo scopo di creare un quadro per la protezione delle acque superficiali interne, di transizione, costiere e sotterranee che:

a) impedisca un ulteriore deterioramento, protegga e migliori lo stato degli ecosistemi acquatici, terrestri e delle zone umide direttamente dipendenti dagli ecosistemi acquatici; 

b) agevoli un utilizzo idrico sostenibile fondato sulla protezione a lungo termine delle risorse idriche disponibili;

c) miri alla protezione e al miglioramento dell'ambiente acquatico, anche attraverso misure specifiche per l'arresto o la graduale riduzione degli scarichi, delle emissioni e delle perdite di sostanze prioritarie; 

d) assicuri la graduale riduzione dell'inquinamento delle acque sotterranee;

e) contribuisca a mitigare gli effetti delle inondazioni e della siccità.

  • Direttiva "Marine Strategy" 2008/56/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 17 giugno 2008, che istituisce un quadro per l’azione comunitaria nel campo della politica per l’ambiente marino (direttiva quadro sulla strategia per l’ambiente marino).

  • Decisione 477/2010/EU della Commissione Europea del 10 settembre 2010, in merito alla "Marine Strategy", sui criteri e gli standard metodologici relativi al buono stato ecologico delle acque marine.

  • Direttiva 2013/39/CE del Parlamento Europeo e del Consiglio del 12 agosto 2013, che modifica le direttive 2000/60/CE e 2008/105/CE per quanto riguarda le sostanze prioritarie nel settore della politica delle acque.

  • Decisione (UE) 2017/848 della Commissione Europea del 17 maggio 2017, in merito alla "Marine Strategy", che definisce i criteri e le norme metodologiche relativi al buono stato ecologico delle acque marine nonchè le specifiche e i metodi standardizzati di monitoraggio e valutazione, e che abroga la decisione 2010/477/UE.

Normativa nazionale

I seguenti Decreti Legislativi e Ministeriali sono a recepimento degli obiettivi delle direttive Europee WFD/2000/60/CE"Marine Strategy" 2008/56/CE e Direttiva 2013/39/CE e successivi aggiornamenti.

  • D.M 131/08 Regolamento recante i criteri tecnici per la caratterizzazione dei corpi idrici (tipizzazione, individuazione dei corpi idrici, analisi delle pressioni) per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale. 

  • D.M. 56/09 Regolamento recante «Criteri tecnici per il monitoraggio dei corpi idrici e l'identificazione delle condizioni di riferimento per la modifica delle norme tecniche del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152, recante Norme in materia ambientale.

  • D.M.260/10 Regolamento recante i criteri tecnici per la classificazione dello stato dei corpi idrici superficiali.

  • D.M. 36/2019 del 15 febbraio 2019 Relativo alla direttiva "Marine Strategy", aggiornamento della determinazione del buono stato ambientale delle acque marine e definizione dei traguardi ambientali.

  • D.Lgs. 190/10 del 13 ottobre 2010. Attuazione della direttiva "Marine Strategy" 2008/56/CE che istituisce un quadro per l'azione comunitaria nel campo della politica per l'ambiente marino.

Ultimo aggiornamento 8/8/2023

URL: https://www.arpa.fvg.it/temi/temi/acqua/sezioni-principali/acque-marino-costiere-e-di-transizione/qualita-delle-acque/normativa-acque-marino-costiere-e-di-transizione/