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Analisi delle acque

Il monitoraggio ambientale delle acque è un processo dinamico. Devono essere pianificati ed ottimizzati i campionamenti nei numerosi corpi idrici definiti e continuamente aggiornati i metodi analitici per le nuove sostanze ritenute prioritarie o i cui limiti normativi sono sempre più bassi.

Per descrivere al meglio le pressioni del nostro territorio e supportare il processo decisionale il Laboratorio di Arpa FVG effettua analisi, oltre che sulle matrici acque, biota e sedimenti, anche agli scarichi. Inoltre dedica le sue risorse ad ottemperare le richieste normative, ma anche a ricercare gli inquinanti emergenti.

Acque destinate al consumo umano

Il laboratorio di Arpa effettua i controlli di routine e le verifiche analitiche sui campioni che gli operatori delle Aziende per l'Assistenza Sanitaria prelevano.

La competenza dei controlli alle captazioni (sorgenti e pozzi) e alle utenze finali (controlli lungo la rete di trasporto acquedottistica) di tutte le acque destinate al consumo umano è infatti in capo alle Aziende per l'Assistenza Sanitaria che ne valutano la potabilità. Le analisi eseguite da Arpa sono quindi richieste e definite dalle Aziende per l'Assistenza Sanitaria, secondo la normativa vigente, in funzione delle diverse problematiche territoriali.

I laboratori di Arpa FVG ricercano nelle acque potabili e in quelle destinate alla potabilizzazione anche oltre 70 sostanze in un solo campione.

Analisi effettuate da Arpa FVG

In tutta la regione sono analizzati annualmente circa 2500 campioni di acqua destinata al consumo umano in rete acquedottistica, con un considerevole numero di sostanze monitorate, parametri organolettici, chimico-fisici, microbiologici, sostanze inquinanti e tossiche. Il numero aumenta notevolmente considerando anche i controlli effettuati per le captazioni (pozzi di alimentazione dell’acquedotto), le piscine, i serbatoi di raccolta delle acque, le "casette dell'acqua" e le richieste di analisi di pozzi privati. Infatti, la nostra realtà comprende anche diversi comuni della bassa pianura il cui approvvigionamento continua ad essere effettuato tramite utilizzo di pozzi privati.

Si può consultare la mappa regionale con dettaglio a livello comunale delle concentrazioni di alcuni parametri indicatori (durezza, cloruri, nitrati, sodio, solfati).

Il residuo fisso o residuo secco (o residuo secco a 180 °C) esprime la quantità totale dei sali contenuti nell'acqua e in regione varia tra 60 e 490 mg/l con una media di circa 200 mg/l (dati dal 2016 al 2019). Il Valore di residuo fisso secondo la normativa è accettabile fino a 1500 mg/l. Se volessimo classificare le acque analogamente a quelle imbottigliate potremmo definirle oligominerali (o leggermente mineralizzate).

Per il parametro ammonio non si riporta la distribuzione regionale, poichè i valori sono quasi sempre inferiori o prossimi ai limiti di quantificazione strumentali (0,05 mg/l) ovvero 10 volte inferiori ai limiti normativi. Tuttavia nell'area pordenonese, intorno al comune di Brugnera, si possono rilevare valori più elevati legati alle caratteristiche dei suoli torbosi della zona.

Di seguito sono riportati i parametri analizzati per le acque destinate al consumo umano, in riferimento al D.Lgs. 31/01, e le prove ed i metodi utilizzati dal Laboratorio Arpa FVG:

Controlli interni e Water Safety Plan

Il Gestore è tenuto ad effettuare i controlli per la verifica della qualità dell’acqua distribuita ed è responsabile della qualità dell’acqua fino al contatore (allacciamento abitazione).

I controlli interni possono essere concordati tra il Gestore e le Aziende Sanitarie per quanto riguarda i punti di prelievo e la frequenza di controllo, oltre al tipo di analisi chimiche, chimico-fisiche e microbiologiche da effettuare per garantire la qualità e la sicurezza dell’acqua prodotta.

Il controllo delle acque potabili è strutturato in modo da evidenziare tempestivamente situazioni fuori norma o ad elevato rischio, al fine di stabilirne le cause e attuare le opportune misure di intervento.

Arpa FVG collabora attivamente insieme alle Aziende Sanitarie e ai gestori degli acquedotti agli incontri finalizzati alla prevenzione e gestione del rischio delle acque potabili, in un approccio olistico sul modello dei Water Safety Plans (WSP) elaborato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità. I principi di WSP sono presenti nella revisione degli allegati della Direttiva europea 98/83/CE, e nel rapporto Istisan 14/21 "Linee guida per la valutazione e gestione del rischio nella filiera delle acque destinate al consumo umano secondo il modello dei Water Safety Plans".

Controlli esterni

I controlli esterni sono effettuati dalle Aziende Sanitarie titolari dei controlli della qualità delle acque erogate secondo quando disposto dal D.Lgs. 31/01 e che formulano il giudizio di qualità e di idoneità all’uso sulla base dei controlli chimici e microbiologici. Di conseguenza possono proporre l’adozione di provvedimenti di intervento, divieti o limitazioni d’uso, avvertendo nel contempo il Gestore, in caso di non conformità relative alla qualità delle acque.

Arpa FVG esegue i controlli prevalentemente di tipo chimico e microbiologico sulle acque destinate al consumo umano come laboratorio incaricato su richiesta delle Aziende Sanitarie. Inoltre è titolare del controllo delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile. Il compito istituzionale di Arpa è fondamentalmente quello ambientale e pertanto vigila sulla qualità delle acque al fine di impedirne il deterioramento e garantirne una buona qualità, secondo quanto indicato dalle direttive Europee e nel D.Lgs. 152/06 e s.m.i.

Per approfondire:

Controllo delle acque reflue

L'attività di controllo delle acque reflue urbane ed industriali è in buona parte pianificata dagli stessi Dipartimenti, in funzione delle dimensioni e della rilevanza ambientale degli impianti da sottoporre a verifica. In parte è anche legata a richieste contingenti provenienti dagli organi di polizia, in situazioni di emergenza o nell’ambito di indagini delegate dall’Autorità giudiziaria.

Il principale riferimento normativo, a cui si ispirano i Decreti autorizzativi rilasciati dalla Regione per i vari impianti attivi sul territorio, è costituito dal D.Lgs. 152/06 parte terza, e i parametri analitici sono quelli indicati alle tabelle 1, 2, 3 e 4 dell’allegato 5.

Garanzia dei diritti alla difesa

Di norma, le operazioni analitiche avvengono con il diritto ad assistervi da parte del soggetto sottoposto a verifica, a garanzia dei diritti alla difesa, in quanto trattasi di accertamenti non ripetibili, che possono determinare l’avvio di procedimenti sanzionatori di natura amministrativa o penale.

Di seguito sono riportati i parametri analizzati allo scarico:

Ultimo aggiornamento 28/3/2022

URL: https://www.arpa.fvg.it/temi/temi/analisi-ambientali-laboratorio/analisi-delle-acque/