Qualità delle acque di balneazione del Friuli Venezia Giulia

L’attività di controllo delle acque di balneazione, in accordo con la Regione, è svolta da Arpa FVG attraverso le proprie strutture competenti. L’Agenzia gestisce le attività di monitoraggio ai fini della determinazione della qualità delle acque di balneazione a tutela del bagnante.

Oltre alla ricerca di Escherichia coli ed Enterococchi intestinali quali indicatori di contaminazione fecale, Arpa FVG svolge un monitoraggio specifico sulle microalghe che potrebbero avere delle implicazioni igienico-sanitarie sulle acque adibite alla balneazione con particolare riguardo a cianobatteri e alla specie potenzialmente tossica Ostreopsis cfr. ovata. In particolare svolge le seguenti attività:

  • esegue il monitoraggio e le analisi microbiologiche delle acque nei punti individuati;
Cartellone Lido Staranzano stagione balneare 2024

  • esegue il monitoraggio ambientale e le analisi di campioni d’acqua per la ricerca di Ostreopsis cfr. ovata e cianobatteri;
  • redige e aggiorna i profili delle acque di balneazione;
  • redige e aggiorna la cartellonistica che i Comuni affiggono nei pressi delle zone balneabili;

  • comunica ai Comuni durante la stagione balneare la presenza di un inquinamento fecale o biologico per l’eventuale divieto;
  • effettua l’aggiornamento del sito di Arpa FVG e del Portale Acque del Ministero della salute in merito alla diffusione delle analisi per garantire l’informazione al pubblico.

Le acque di balneazione sono “le acque superficiali o parte di esse nelle quali l’autorità competente prevede che venga praticata la balneazione e non ha imposto un divieto permanente di balneazione” (D.Lgs .n. 116/2008).

Il decreto è finalizzato a proteggere la salute umana dai rischi che possono derivare dalla scarsa qualità delle acque di balneazione anche attraverso la protezione ed il miglioramento ambientale. La tutela della salute avviene attraverso i controlli e le analisi svolte sulle acque di balneazione regionali da Arpa FVG.

Grado

A partire dal 2010 i controlli per la verifica dell’idoneità delle acque adibite alla balneazione vengono svolti secondo quanto indicato dalla Direttiva europea 2006/7/CE che è stata recepita in Italia con il D.Lgs. 116/2008 e dal D.M. 30 marzo 2010 successivamente modificato dal D.M. 19 aprile 2018.

Il decreto privilegia una gestione integrata delle acque di balneazione ai fini della protezione della salute umana dai rischi che derivano da una scarsa qualità delle acque.

La normativa prevede l’individuazione di aree di balneazione descritte in specifici profili nei quali viene riportata una descrizione dell’area, delle pressioni costiere e/o di possibili rischi per la salute umana in modo da prevedere adeguate misure di gestione.

In ogni area di balneazione è stato individuato un punto definito come “la stazione di monitoraggio localizzata all'interno di ciascuna acqua di balneazione, nella quale si prevede il maggior afflusso di bagnanti o il rischio più elevato di inquinamento in base al profilo delle acque di balneazione” (D.Lgs.n. 116/2008).

la rete di monitoraggio comprende 66 punti di campionamento, corrispondenti a 66 acque destinate alla balneazione, così ripartiti:

  • 55 in mare lungo la costa;
  • 2 nella laguna di Grado
  • 2 nel lago di Cavazzo;
  • 2 nel lago di Sauris;
  • 1 nel fiume Natisone;
  • 1 nel fiume Tagliamento;
  • 2 nel torrente Meduna;
  • 1 nel torrente Arzino.

Le 66 aree di balneazione possono essere consultate nella sezione dedicata alla rete dei punti di monitoraggio delle acque di balneazione.

Dalla stagione balneare 2010, in seguito all’entrata in vigore del D. M. del 30 marzo 2010 i controlli previsti a carico delle Regioni ed effettuati dalle Agenzie Regionali per l’Ambiente sono finalizzati a conservare, proteggere e migliorare la qualità dell'ambiente e di proteggere la salute umana per una maggiore tutela dei bagnanti.

I controlli previsti riguardano i parametri microbiologici di derivazione fecale quali Escherichia coli ed Enterococchi intestinali e nel caso in cui dai profili delle acque di balneazioni emerga una tendenza alla proliferazione di cianobatteri, macroalghe o fitoplancton marino sono previste delle indagini specifiche per determinarne il grado di accettabilità e i rischi per la salute.

I requisiti della qualità delle acque di balneazione devono fare riferimento ai valori limite stabiliti dal D.M. 30 marzo 2010:

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Valori limite per un singolo campione
ParametriCorpo idricoValore
Enterococchi intestinaliAcque marine200n/100 ml
Acque interne500n/100 ml
Escherichia coliAcque marine500n/100 ml
Acque interne1000n/100 ml
n= MPN (numero più probabile)

Se i dati del monitoraggio evidenziano un superamento dei suddetti valori limite sono attivate le azioni di gestione che prevedono l’interdizione temporanea alla balneazione dell’area in esame, tramite un'ordinanza comunale, e l’attivazione di un controllo aggiuntivo entro le 72 ore per verificare se si tratta di inquinamento di breve durata.

In caso di esito favorevole dell’analisi potrà essere revocata l'ordinanza comunale e quindi l’area interdetta sarà riaperta.

In caso di esito sfavorevole dell’analisi dopo 72 ore, l’area resterà vietata alla balneazione fino a quando l’analisi non sarà favorevole.

Sulla base degli esiti dei monitoraggi della stagione in corso e di quelli dei tre anni precedenti, le acque vengono valutate e successivamente classificate. Ciascuna acqua di balneazione viene definita come:

  • scarsa
  • sufficiente
  • buona
  • eccellente

sulla base dei dati relativi ai parametri microbiologici Escherichia coli ed Enterococchi intestinali, secondo i criteri riportati nell’Allegato II del D.Lgs. 116/2008.

Il metodo per calcolare la classificazione delle acque di balneazione è basato sulla valutazione del 90° percentile, per le classi di qualità “sufficiente” e “scarsa”, e del 95° percentile per le classi di qualità “eccellente” e “buona”.

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ParametriCorpo IdricoClassi di qualità
Eccellente (*)Buona (*)Sufficiente (**)Scarsa (**)
Enterococchi intestinaliacque marina/transizione100200185>185
acque interne200400330>330
Escherichia coliacque marina/transizione250500500>500
acque interne5001000900>900
(*) sulla base del 95° percentile, (**) sulla base del 90° percentile

Ad ogni classe di qualità è stata associata dalla Commissione Europea (Decisione 2011/321/UE) la seguente simbologia:

simboli della commissione europea per l’informazio...

Simboli della Commissione Europea per l’informazione al pubblico in merito alla classificazione delle acque di balneazione

Le aree classificate come:

  • eccellente
  • buona
  • sufficiente

sono idonee alla balneazione.

Le acque classificate in classe di qualità

  • scarsa

dovranno essere sottoposte a misure di gestione adeguate atte a determinare un miglioramento della qualità delle acque. In casi specifici potrà esser necessario l'istituzione del divieto temporaneo alla balneazione da parte dell'autorità competente.

Tali aree devono inoltre essere opportunamente segnalate con la seguente simbologia:

simboli della commissione europea per l’informazio...

Simboli della Commissione Europea per l’informazione al pubblico in merito alla classificazione delle acque di balneazione

Oltre al monitoraggio delle acque di balneazione attraverso gli indicatori di inquinamento fecale, relativamente all’attività ricreativa della balneazione, Arpa FVG è impegnata nel Piano regionale di sorveglianza per la gestione del rischio sanitario associato alle fioriture algali.

Particolare attenzione viene data alla ricerca della microalga Ostreopsis cfr. ovata poiché, integrando il monitoraggio ambientale con la sorveglianza delle sindromi (arrossamenti della pelle, lacrimazioni, riniti, etc.), si garantisce la rapida attivazione di misure di prevenzione, controllo e comunicazione ai fini della tutela della salute umana.

In alcune zone della Regionale è stata rilevata la presenza della specie Ostreopsis cfr. ovata: comuni di Trieste, Muggia e Duino-Aurisina. Tali siti vengono monitorati durante la stagione balneare seguendo le procedure indicate dalle linee guida. Le fioriture dell’alga sono dovute a particolari condizioni fisico chimiche dell’ecosistema marino (temperatura, luce, assenza di perturbazioni, etc.), ideali per la sua proliferazione; tali condizioni sono frequenti alla fine della stagione (settembre).

Per maggiori informazioni, vai alla pagina dedicata a Ostreopsis cfr. ovata.

Ultimo aggiornamento 16/4/2025

URL: https://www.arpa.fvg.it/temi/temi/acqua/in-evidenza/la-qualita-delle-acque-di-balneazione-del-friuli-venezia-giulia/