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Approfondimenti Arpa FVG sulla qualità dell’aria a Brugnera

L’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Friuli Venezia Giulia ha avviato un percorso di approfondimento nel comprensorio del comune di Brugnera finalizzato a capire l’origine degli elevati livelli delle polveri sottili al fine di contribuire all’individuazione delle possibili azioni da intraprendere per ridurne le concentrazioni.

La notizia è stata riferita dal responsabile del settore “qualità aria” dell’Arpa nel corso del tavolo di lavoro promosso dal consigliere con delega all’ambiente, Daniele Zanette. All’incontro erano presenti anche rappresentanti di Ape, l’Agenzia per l’energia del Friuli Venezia Giulia.

Durante l’incontro Arpa ha ricordato come il Tagliamento rappresenti un confine orografico che funge da “spartiacque” tra la pianura friulana, caratterizzata da una discreta ventilazione naturale, e la pianura Padana, dove c’è una maggiore stabilità atmosferica. Ciò fa sì che le polveri sottili registrate a Brugnera siano maggiori rispetto alle altre stazioni della pianura friulana e paragonabili a quelle registrate, ad esempio, a Mansuè o a Treviso. Il fenomeno è noto ed è consolidato negli anni (vedi tabelle): a Brugnera due anni su tre presentano più di 35 giorni con polveri oltre soglia ammessa per la qualità dell’aria. I dati rilevati da Arpa consentono tuttavia di considerare la qualità dell’aria complessivamente buona, visto che negli ultimi anni solo uno dei tre indicatori previsti per le polveri in atmosfera non è stato rispettato. Infatti, sia la soglia media annua di 40 microgrammi/m3 che la soglia di 20 microgrammi/m3 per il PM2,5, la frazione più piccola e pericolosa delle polveri, risultano rispettate.

Per comprendere il fenomeno nella sua interezza, l’Agenzia regionale per l’ambiente ha già avviato una serie di approfondimenti. In primo luogo Arpa ha installato a Brugnera un nuovo sistema di misurazione delle polveri con contaparticelle. Una prima campagna di misura ha fornito risultati coerenti al tradizionale misuratore ad assorbimento “beta”, confermando la buona qualità dei dati rilevati.

Arpa ha inoltre avviato il progetto di studio sulle principali componenti presenti nelle polveri, che consentirà di capire l’origine delle sorgenti emissive, ovvero se le polveri sono dovute ad attività industriale, al riscaldamento tradizionale o a biomassa, agli autoveicoli, … Lo studio consentirà anche di capire se le sorgenti sono di tipo puntuale o diffuso ed indirizzare le azioni di miglioramento.

Non appena elaborati tutti i dati, Arpa fornirà una dettagliata relazione all’amministrazione comunale e regionale, che la potranno utilizzare per affinare ulteriormente le migliori tipologie di intervento a scala locale o di bacino. 

stazione di qualità dell'aria di brugnera
Stazione di qualità dell'aria di Brugnera

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