Regione autonoma Friuli Venezia GiuliaRegione autonoma Friuli Venezia Giulia

Produzione di Rifiuti Speciali

Nell’anno 2020 in regione sono state prodotte circa 4.235.810 t di rifiuti speciali così suddivide:

  • 1.956.527 t di rifiuti inerti non pericolosi provenienti da attività di demolizione e costruzione;
  • 731.800 t di rifiuti pericolosi e non pericolosi prodotti da impianti di trattamento rifiuti;
  • 1.174.091 t di altri rifiuti speciali non pericolosi;
  • 373.393 t di altri rifiuti speciali pericolosi.

La produzione pro-capite di rifiuti speciali per l’anno 2020 si attesta quindi intorno ai 3.538 kg/abitante (-331 kg/abitante rispetto all’anno 2019).

immagine contenuta nella pagina: produzione di rifiuti speciali

Dopo il leggero calo della produzione rilevato nell’anno 2016 (-3,4% circa rispetto all’anno 2015) in linea con una tendenza alla diminuzione a partire dall’anno 2012 (unica eccezione anno 2015: +7.9% circa rispetto all’anno 2014), nel 2017 riprende la crescita dei rifiuti speciali prodotti in regione che nel 2019 raggiunge 4.684.974 t (+4% circa rispetto all’anno 2018). Nel 2020, anno dell’inizio della pandemia da COVID-19 caratterizzato da periodi di chiusure delle attività produttive e restrizioni, la produzione dei rifiuti speciali, è diminuita di quasi dieci punti percentuali (-9,59%).

Se la crescita, lieve, dei quantitativi prodotti nell’anno 2017 era da attribuire principalmente alla produzione di rifiuti pericolosi e non, prodotti dagli impianti di trattamento dei rifiuti (inclusi quelli generati dal trattamento dei rifiuti urbani ed i rifiuti classificati con CER 160106) nell’anno 2019, così come accadeva per l’anno 2018, la produzione di tale rifiuti resta pressoché costante mentre a crescere è la produzione dei rifiuti inerti da costruzione e demolizione; questi ultimi nel 2020 invece diminuiscono (-443.807 t), insieme ai rifiuti pericolosi e non pericolosi derivanti da impianti di trattamento rifiuti (-18.171 t) ed ad altre tipologie di rifiuti non pericolosi (-124.543 t); aumentano invece, a causa della rimozione e successivo smaltimento di un cumulo di rifiuti presenti sull’area sito della discarica HERAMBIENTE SPA di Cordenons (PN), i rifiuti pericolosi prodotti.

La produzione di rifiuti inerti non pericolosi

La produzione di rifiuti inerti non pericolosi relativi al Capitolo 17 dell’EER, ovvero Rifiuti dalle attività di costruzione e demolizione (compreso il terreno prelevato da siti contaminati), nel 2020 rappresenta circa il 46% del totale dei rifiuti speciali prodotti, una parte quindi estremamente consistente della produzione complessiva; la crescita della produzione di questi rifiuti che ha caratterizzato gli ultimi anni si è interrotta nell’anno 2020, nel quale il settore delle costruzioni, così come altri settori, ha risentito delle conseguenze dei provvedimenti intrapresi per fronteggiare la crisi pandemica: tale diminuzione si è riflessa in modo determinate sulla diminuzione complessiva di tutti i rifiuti speciali prodotti, a conferma del peso che questi rifiuti hanno sulla produzione generale.

immagine contenuta nella pagina: produzione di rifiuti speciali

Importante è sottolineare che la produzione dei rifiuti non pericolosi del Capitolo 17 è stata stimata conteggiando i quantitativi, dichiarati nel MUD, ricevuti dai gestori di tali tipologie di rifiuti: in questo modo è possibile effettuare una stima dei quantitativi derivanti dai produttori che ai sensi dell’art. 189, comma 3 del D.lgs. 152/06 hanno l’esenzione della dichiarazione MUD.

Un’altra tipologia di rifiuti la cui produzione è stata stimata con le medesime modalità sopra descritte è quella dei Veicoli Fuori Uso classificati con CER 160104* (pericoloso) prodotti per grandi quantità da utenze private che non hanno l’obbligo della dichiarazione MUD e che conferiscono direttamente ai centri di autodemolizione autorizzati.

Dati di produzione per Capitoli CER

I grafici che seguono mostrano le tipologie di rifiuti distinte per Capitolo dell’EER che maggiormente hanno contribuito nell’anno 2020 al quantitativo totale della produzione di rifiuti speciali pericolosi e non (1.547.483 t), calcolato escludendo dal quantitativo totale di rifiuti speciali prodotti (4.235.810 t):

  • i rifiuti del Capitolo 17 (solo per la tipologia non pericolosi in quanto rifiuti da costruzione e demolizione con caratteristiche e peso tali da rendere opportuna una trattazione separata) e del Capitolo 19 per quanto concerne i rifiuti prodotti da trattamento di rifiuti (vengono quindi contabilizzati i rifiuti del Capitolo 19 prodotti da impianti di trattamento acque e derivanti da operazioni di bonifica);
  • i rifiuti classificati con il codice CER 160106 in quanto veicoli fuori uso già sottoposti ad un primo trattamento di bonifica e quindi rifiuti generati dal trattamento dei veicoli classificati con CER 160104.

In linea con gli anni precedenti la maggior parte dei rifiuti speciali non pericolosi prodotta è costituita dai rifiuti dei Capitoli 12 Rifiuti della lavorazione di metalli e plastica, 03 Rifiuti della lavorazione del legno e della carta e 10 Rifiuti prodotti da processi termici, che rappresentano rispettivamente circa il 21%, il 20% e il 17% della produzione totale di rifiuti speciali non pericolosi (1.174.091 t, calcolate con le esclusioni sopra descritte).

Ad incidere in maniera determinante nell’anno 2020 sulla produzione dei rifiuti speciali pericolosi (373.393 t) sono stati i quantitativi di rifiuti classificati con CER 170605* materiali da costruzioni contenenti amianto presenti nell’area della discarica HERAMBIENTE di Cordenons, e da qui rimossi per essere conferiti in sicurezza presso la discarica stessa (151.800 t circa); i rifiuti pericolosi del Capitolo 17 dell’EER rappresentano per quest’anno quindi il 43% del totale dei rifiuti speciali pericolosi prodotti, seguono, in linea con gli anni precedenti, i rifiuti dei Capitoli 10 (17% circa), 13 Oli esauriti e residui di combustibili liquidi (11% circa) e rifiuti classificati con codice CER 160104*, Veicoli fuori uso da sottoporre alle operazioni di bonifica e demolizione, (8% circa).

Dati di produzione per codice ATECO

L’approfondimento sulla produzione dei rifiuti fatta per codice ATECO dell’attività che li ha generati riflette e conferma l’analisi fatta per codice CER dei rifiuti: il settore determinante è rappresentato dalle attività di costruzione e demolizione (Ateco da 41 a 43*) seguito dal settore manifatturiero (Ateco da 10 a 33); in particolare le attività di costruzione producono il 46% del totale rifiuti non pericolosi prodotti, mentre le attività manifatturiere ne producono il 29%; queste ultime attività inoltre generano una quantità di rifiuti pericolosi pari a circa il 36% del totale.

Altro importante contributo alla produzione dei rifiuti speciali sia non pericolosi che pericolosi è dato dall’attività di fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione rifiuti e risanamento (Ateco da 36 a 39) il cui contributo alla produzione per le due tipologie si attesta rispettivamente intorno al 19 % (non pericolosi) e 51% (pericolosi); dato quest’ultimo eccezionale determinato appunto dalla produzione straordinaria di rifiuti pericolosi presso l’area della discarica HERAMBIENTE SPA (che ha caratterizzato l’anno 2020).

Ultimo aggiornamento 8/8/2022

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