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Monitoraggio della radioattività nei muschi

Dagli anni novanta, i muschi sono una delle matrici ambientali poste sotto osservazione a seguito dell'incidente alla centrale nucleare di Chernobyl.

In circa 30 anni di controlli in Friuli Venezia Giulia sono stati prelevati più di 200 campioni allo scopo di osservare l’andamento nel tempo e la distribuzione nello spazio delle concentrazioni di radionuclidi tra cui il Cesio-137 presente nell'ambiente a causa degli esperimenti nucleari condotti in atmosfera negli anni sessanta e a causa di incidenti alle centrali nucleari.

Le analisi hanno permesso di stabilire che i muschi possono essere utilizzati efficacemente quali indicatori di radioattività ambientale in situazioni normali o di emergenza.

Distribuzione spaziale del Cs-137 in Friuli Venezia Giulia

Dal 1991 sono stati effettuati campionamenti dei muschi in alcune decine di punti di prelievo dette stazioni. In un sottoinsieme di queste i campionamenti sono stati protratti dal 1991 fino al 2020 ad intervalli variabili. In questo modo è stato possibile osservare la distribuzione della deposizione di Cesio-137 in Friuli Venezia Gulia e vedere come questa si modifica negli anni.

Nelle immagini di questa sezione sono rappresentati i dati del 1991, 1993, 1997, 2010 e 2020. I valori di attività sono riferiti alla data di misura. Le mappe sono costruite sulla base dei dati provenienti da sottoinsiemi delle stazioni di campionamento. Le scale di colore sono diverse e calcolate automaticamente sulla base dei valori massimi di Cs-137 in Bq/m2 misurati nell'anno di riferimento. La mappa con i dati del 2020 è stata costruita sulla base di 9 stazioni di campionamento delle quali 6 sono in comune con le altre mappe.

La distribuzione della concentrazione di Cs-137 nei muschi ha un andamento spaziale molto simile negli anni: i valori più elevati si trovano nella fascia a Nord-Est, la zona a suo tempo maggiormente interessata dalle ricadute radioattive della nube proveniente da Chernobyl, giunta in regione il 30 aprile del 1986.

Dalla prima campagna di studio del 1991 è evidente un notevole crollo della contaminazione radioattiva: i valori massimi di Cs-137 misurati nel 2020 sono pari a 350 Bq/m2 contro gli oltre 14000 Bq/m2 misurati nel 1991 con una diminuzione di quasi un fattore 40.

Il calo è molto superiore a quello atteso dal solo decadimento radioattivo del Cs-137 che dopo 30 anni dovrebbe portare al dimezzamento del valore inizialmente misurato.

Di seguito sono disponibili i dati delle misure di Cesio-137 nei muschi:

(ultima revisione del file csv 15.09.2021)

Andamento nel tempo del Cs-137 in Friuli Venezia Giulia

Nel grafico sono rappresentati tutti i risultati delle singole misure di Cesio-137 (Bq/m2) nei muschi raccolti nel corso degli anni in tutte le stazioni di campionamento

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Andamento annuo del Cs-137 nei muschi del Friuli Venezia Giulia in Bq/m2

I punti verdi, che rappresentano le singole misure, mostrano una grande variabilità nell'anno (anche di 2 ordini di grandezza) legata alla distribuzione spaziale. 

Si osserva chiaramente la diminuzione nel tempo della concentrazione di Cs-137. I quadratini blu rappresentano la media annua.

Il tempo di dimezzamento del Cs-137 è di circa 30 anni. In questo arco di tempo questo elemento radioattivo dovrebbe decadere a metà del valore inizialmente misurato. Risulta evidente dal grafico che il Cs-137 misurato nei muschi diminuisce più rapidamente rispetto a quanto atteso dal solo decadimento radioattivo.

Una analisi più approfondita delle campagne di prelievo e analisi dal 1991 al 2013 è riportata in un lavoro presentato nel 2014 al Convegno Airp ad Aosta:

Per maggiori informazioni sui muschi come indicatori di radioattività ambientale, vai all'approfondimento.

Ultimo aggiornamento 27/9/2022

URL: https://www.arpa.fvg.it/temi/temi/radiazioni/sezioni-principali/la-radioattivita-nellambiente/radioattivita-muschi/