L’impatto delle radiazioni non ionizzanti sull’uomo (insegnanti)

L’inquinamento elettromagnetico è una forma di inquinamento invisibile, che potrebbe avere delle conseguenze per la nostra salute e come spesso accade, non diamo molta importanza a ciò che non riusciamo a vedere o comunque riconoscere direttamente con i nostri sensi.
Non è ancora certo che effetti possa provocare l’eccessiva esposizione a queste radiazioni elettromagnetiche sulla nostra salute ed è per questo che merita comunque utilizzare queste strumentazioni con alcune accortezze in base a un principio di precauzione. Si stanno attuando degli studi scientifici a riguardo, ma la continua uscita di nuovi modelli di telefoni e il continuo aggiornamento a nuovi standard di comunicazione, non facilita lo studio sulle ricadute sanitarie.
L’impatto delle radiazioni non ionizzanti sull’uomo (che non modificano i componenti della materia e degli esseri viventi) dipende dall’intensità e dalla frequenza delle radiazioni stesse.
I valori limite internazionali e nazionali imposti dagli standard normativi tutelano in modo precauzionale dalle radiazioni che possono causare effetti sulla salute.
Il ruolo delle Agenzie Regionali per la Protezione dell’Ambiente è di coordinare diverse campagne volte a misurare l’inquinamento elettromagnetico in Italia, con controlli o a campione o su richiesta (della popolazione o delle autorità) della rete di distribuzione elettrica.
Un altro campo sotto la responsabilità delle ARPA è quello della misura degli impianti radiofonici, del segnale TV e delle antenne ripetitrici per cellulari. ARPA FVG si occupa di autorizzare l’installazione di nuove antenne, verificando che questa venga fatta nel rispetto degli standard previsti per i campi elettromagnetici e successivamente verifica che tali limiti siano rispettati.
PROPOSTA PRATICA
1.Io e lo spettro
Presentare alla classe lo “spettro elettromagnetico” che descrive tutte le radiazioni presenti da quelle ionizzanti (radiazioni ad alta energia capaci di modificare la materia e quindi di causare danni potenzialmente molto gravi per la salute) a quelle non ionizzanti (radiazioni a più bassa energia non in grado di modificare la materia ma, come nel caso delle microonde, di scaldare i tessuti, perché ricchi di molecole d’acqua).
Portare alcuni esempi di onde ionizzanti conosciute dai ragazzi come l’UV o i raggi X facendo notare che in tutti i due casi è consigliato limitare al minimo la nostra esposizione.
Passare poi alle microonde che proprio come nel caso del forno a microonde riescono a scaldare, facendo vibrare, le molecole d’acqua di cui sono fatti i nostri tessuti.
Porre quindi la domanda: se esponiamo il nostro corpo a strumentazioni che sono in grado di scaldare i tessuti quali possono essere le conseguenze?
Dividere la classe in gruppi e provare a rispondere a questa domanda: quali potrebbero essere gli effetti sulla salute dall’utilizzo prolungato di smarthone e tablet?
La classe potrà trovare informazioni legate a possibili conseguenze per la salute anche in termini di tecno-dipendenza (cercando documenti ufficiali online, contattando degli esperti ed altro ancora).
SUGGERIMENTI:
Link:
Inquinamento elettromagnetico e salute - Ministero dell'ambiente e della sicurezza energetica
Ultimo aggiornamento 22/8/2024
URL: https://www.arpa.fvg.it/temi/temi/educazione-ambientale/sezioni-principali/ambientarsi-20/innovazione-tecnologica-e-inquinamento-elettromagnetico/limpatto-delle-radiazioni-non-ionizzanti-sulluomo-insegnanti/