Ozono stratosferico: lo stato attuale

Anche se l’attenzione dei mezzi di informazione di massa su un problema ambientale non è alta, questo non significa che la questione sia risolta.

Uno di questi casi riguarda l’ozono stratosferico che alcuni decenni orsono ha iniziato a richiamare l’attenzione del pubblico in un crescendo continuo viste le conseguenze importanti che esso determina sugli ecosistemi, soprattutto alle medie e alte latitudini.

Da alcuni anni del “buco dell’ozono” però non si fa un grande parlare, in quanto l’attenzione si è focalizzata sui cambiamenti cliamtici, in particolare sull’aumento della temperatura planetaria e relative conseguenze.

Tuttavia la concentrazione dell’ozono nella stratosfera deve continuare a destare interesse, in quanto il monitoraggio in continuo evidenzia che l’inizio di questa primavera è stato caratterizzato dai valori più bassi registrati negli ultimi decenni .

Ad ogni modo le azioni a livello internazionale (Protocollo di Montreal), per cercare di contenere il problema, proseguono e i 197 stati, che vi aderiscono, si stanno impegnando per eliminare gradualmente la produzione e il consumo di sostanze che favoriscono il “buco dell’ozono”.

Va ricordato che la diminuzione dell’ozono stratosferico comporta un aumento della radiazione ultravioletta che raggiunge il suolo, aumentando così il rischio di danni agli esseri viventi.

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Ozono stratosferico: lo stato attuale

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