Il granchio blu: specie aliena in Friuli Venezia Giulia

Il granchio blu è originario delle coste occidentali dell’Oceano Atlantico, dagli Stati Uniti all’Argentina, compresa l’intera costa del Golfo del Messico.

In Europa è approdato con le sue forme larvali all’inizio del XX secolo, verosimilmente attraverso le acque di zavorra delle navi. In seguito si è progressivamente diffuso lungo tutte le coste oceaniche del continente e nel Mar Mediterraneo. In quest’ultimo, una delle prime segnalazioni risale al 1949 e proprio nella Laguna di Marano e Grado.

Solamente da una decina d’anni, però, la sua presenza è diventata frequente lungo le coste del Friuli Venezia Giulia, in particolare nell’area della Laguna di Marano e Grado..

A tal proposto una pubblicazione scientifica del 2016 ne rileva la presenza ormai assidua in laguna dopo quasi 70 anni dalla sua prima segnalazione.

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Esemplare maschio, adulto, con larghezza del carapace di circa 15 cm - © foto Arpa FVG

  • Il granchio blu (Callinectes sapidus Rathbun, 1896) è un crostaceo decapode appartenente alla famiglia Portunidae. Uno dei caratteri distintivi per il suo riconoscimento, oltre al particolare colore blu degli arti, è il margine laterale del carapace che presenta 9 denti, l’ultimo dei quali è particolarmente prominente ed appuntito. L’ultimo paio di arti, inoltre, presenta i segmenti terminali appiattiti a paletta con funzione natatoria, da cui gli deriva anche il nome di granchio nuotatore. Il maschio è solitamente più grande della femmina e può raggiungere circa 25 cm di larghezza. Ulteriori dettagli sulla biologia e l’ecologia di questa specie sono disponibili nella scheda di approfondimento redatta da Arpa Veneto (Arpav).

Se fino al 2021 la cattura del granchio blu poteva rappresentare un evento marginale, dal 2022 grazie alla sua crescente abbondanza i pescatori maranesi iniziarono la cattura mirata soprattutto durante il periodo estivo.

Nel 2023 invece si è assistito ad una esplosione demografica nella Laguna di Marano e Grado, con catture giornaliere procapite anche di un centinaio di chili.

estate 2023 - laguna di marano: pescato giornalier...

Estate 2023 - Laguna di Marano: pescato giornaliero a bordo di una imbarcazione da pesca lagunare - © foto Tiziano Ghenda

Callinectes sapidus è inserita nell’elenco delle 100 specie acquatiche più invasive, impattando direttamente su altri taxa animali e vegetali e minacciando di fatto le specie autoctone, nonché le dinamiche naturali degli habitat.

Questo granchio sta anche avendo un significativo impatto sulle attività tradizionali di pesca ed in particolar modo sulla molluschicoltura.

Pertanto, anche nella nostra regione, questo organismo impone nuove sfide per la salvaguardia ambientale, ma a differenza di altre specie aliene invasive può rappresentare un'importante risorsa ittica da saper gestire per l’economia regionale della pesca.

Per approfondimenti su tale argomento si suggerisce la lettura della relazione tecnica congiunta di Arpav ed Ispra relativa alla presenza invasiva del granchio blu ed il danno ingente alla raccolta della vongola verace nella zona del delta del fiume Po.

Granchio blu: l'approfondimento - Agenzia Regionale per la Prevenzione e Protezione Ambientale del Veneto (arpa.veneto.it)

Ultimo aggiornamento 8/9/2023

URL: https://www.arpa.fvg.it/temi/temi/acqua/news/il-granchio-blu-specie-aliena-in-friuli-venezia-giulia/