Bollettino sullo " Stato oceanografico ed ecologico del Golfo di Trieste" - Luglio 2021
Arpa FVG monitora costantemente le acque marino costiere della regione. L'ultimo monitoraggio è stato eseguito nei giorni compresi tra: 12-16 Luglio e il 19 Luglio 2021.
Le caratteristiche oceanografiche hanno evidenziato per questo monitoraggio delle condizioni abbastanza tipiche per il periodo.
E' stato osservato un aumento della stratificazione termica delle masse d'acqua che in centro golfo presentavano temperature superficiali di 25°C-27°C e di 14.5°C-15°C in prossimità del fondale marino. Alta temperatura, superiore a 27-28°C ha caratterizzato, anche, lo strato superficiale del mare in prossimità della rada di Trieste nel periodo compreso tra il 18/06 e 09/07 come riportato in: meteo.fvg report – giugno 2021.
Monitoraggio di Luglio 2021
La temperatura superficiale presenta un valore medio di 26.7°C, valore superiore di 1.4°C rispetto a quello della serie storica 2014-20, considerando invece la totalità delle masse d'acqua costituenti il golfo, il luglio 2021 presenta una media di 21.8°C, minore di 0.8°C rispetto a quella della serie storica pari a 22.6°C.
La salinità superficiale permane su valori relativamente bassi, valore medio di 32.8, che sono paragonabili a quelli registrati in maggio; i minimi di 28.2 si misurano nella Baia di Panzano. Considerando la totalità del bacino il parametro ha un valore medio di 35.8 ed è minore rispetto a quello della serie storica pari a 36.3, ciò indica il mantenersi della diluizione del golfo per la presenza di apporti fluviali. I massimi di 37.8 si registrano negli strati d'acqua tra 13m e 23m di profondità nell'area centro-orientale del golfo.
L'ossigeno disciolto superficiale pur restando in leggera sovrasaturazione (media 108.3% sat.) diminuisce rispetto all'ossigeno superficiale di giugno, i massimi pari a 118-120% sat. si misurano in prossimità della Baia di Muggia e al largo di Porto Buso.
I massimi assoluti superiori a 155% sat. caratterizzano gli strati d'acqua compresi tra 5m e 15m di profondità del tratto di mare antistante la città di Trieste. Rispetto ai valori della serie storica, massimi di ossigeno disciolto così elevati sono stati registrati solamente nello strato superficiale nel luglio 2015.
Queste elevate concentrazioni del parametro potrebbero essere supportate dall'attività di produzione fitoplanctonica indicata dalla presenza di uno strato d'acqua subsuperficiale a concentrazione di clorofilla a relativamente alta (2.4µg/l), strato che ha, però, la particolarità di essere diffuso in gran parte del golfo.
I minimi del parametro pari a 61.5% sat. corrispondenti a 3.4 ml/l si osservano a 25m di profondità in prossimità del fondale marino nella stazione "Paloma" sita in centro golfo.
La clorofilla a superficiale ha una distribuzione abbastanza omogenea e presenta valori compresi tra 0.2 µg/l e 1.8 µg/l, questi caratterizzano le acque superficiali della Baia di Panzano e il tratto di mare antistante le Bocche di Primero. Il valore medio nella totalità del bacino è di 1.0 µg/L ed è paragonabile e quello della serie storica.
Rispetto a giugno si osserva un ulteriore addensamento della clorofilla a soprattutto in uno strato d'acqua compreso tra 13m e 20m di profondità.
Il monitoraggio ha evidenziato il permanere nel golfo della medusa Rhizostoma pulmo ma non in maniera massiva come nei mesi precedenti; non è, invece, più osservabile la fioritura della microalga Noctiluca scintillans. Sono stati individuati, principalmente lungo la costiera triestina, alcuni esemplari del Ctenoforo "Noce di mare" (Mnemiopsis leidyi), organismo che ha infestato le acque marine e lagunari nel periodo estivo degli ultimi anni.
L'effettuazione in centro golfo di un profilo con telecamera subacquea dallo strato superficiale e quello di fondo ha permesso di individuare, anche in luglio, la presenza di aggregati gelatinosi (neve marina) con una densità abbastanza elevata. Questi aggregati si formano normalmente nell'Alto Adriatico soprattutto nel periodo estivo.
L'attività di pesca sportiva al tonno, ha evidenziato la presenza nel golfo di alcuni esemplari di squalo volpe (Alopias vulpinus), il pesce è abbastanza raro nell'Alto Adriatico, può raggiungere una dimensione ragguardevole superiore a 3-4m ma non sembra particolarmente pericoloso per l'uomo. Utilizza la particolare coda per cacciare le proprie prede (aringhe, sgombri, aguglie) mantenendole in banchi compatti con colpi di coda a fendere l'acqua per poi attraversarli senza far disperdere le prede.
I risultati sono pubblicati nel Bollettino sulle caratteristiche oceanografiche ed ecologiche del Golfo di Trieste.
Al suo interno potrete consultare:
- le mappe tematiche della distribuzione orizzontale dei parametri oceanografici rilevati nell'ultima campagna di monitoraggio ed il loro confronto con la distribuzione relativa alla serie storica dei valori misurati;
- le distribuzioni verticali della densità del mare, dell'ossigeno disciolto e della clorofilla a in una sezione trasversale alla geografia del golfo;
- i grafici d'intensità del rumore subacqueo nelle bande relative a 63 Hz e 125 Hz in due zone ad elevato traffico navale del golfo.
Elaborazione grafica: Schlitzer, R., Ocean Data View, https://odv.awi.de, 2018
URL: https://www.arpa.fvg.it/temi/temi/acqua/news/bollettino-sullo-stato-oceanografico-ed-ecologico-del-golfo-di-trieste-luglio-2021/