Rapporto sullo Stato dell’Ambiente un anno dopo: alcune conferme e alcune (buone) novità
A un anno dalla pubblicazione del Rapporto sullo Stato dell’Ambiente (RSA) realizzato in occasione dei 25 anni di attività di Arpa FVG, è tempo per fare delle riflessioni sull’evoluzione di alcuni indicatori ambientali rilevanti in Friuli Venezia Giulia. Nell’ultimo anno si confermano alcune tendenze e si evidenziano anche segnali positivi per la nostra regione.
Si coglie l’occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente che ricorre il 5 giugno per presentare alcuni di questi segnali.
Temperatura e pioggia
Tra le conferme si registra la tendenza all’aumento delle temperature sia in termini di valori medi che di giorni caldi, in linea con il cambiamento climatico globale. L’aumento delle temperature, inoltre, non riguarda solo l’atmosfera ma anche le acque marine e di transizione che registrano temperature anche molto elevate oltre la media ed in aumento.
Per quanto riguarda le precipitazioni è confermata la tendenza ad una maggiore piovosità nel periodo invernale/autunnale e ad una minore piovosità nel periodo estivo, in linea con l’evoluzione verso un clima più mediterraneo.

Andamento secolare della temperatura media annuale a Udine. Dati: serieHistAlp 1901-1991 RAFVG 1992-2024. Le linee verdi orizzontali indicano le temperature medie trentennali. Temperatura media anno 2024: 14.8 °C. Temperatura media secolo scorso (1901-1999): 12.7 °C.

Temperatura media giornaliera del mare a Trieste misurata a 2 m di profondità nel 2024 (linea blu scuro) a confronto con la temperatura media climatica 1995-2023 (linea verde). L’area azzurro-scura rappresenta il 10° percentile e il suo limite inferiore corrisponde alla temperatura media giornaliera più bassa registrata nella serie storica. L’area arancione rappresenta il 90° percentile e il suo limite superiore corrisponde alla temperatura media giornaliera più alta registrata nella serie storica.
Qualità dell'aria
Si evidenziano segnali positivi per la qualità dell’aria con la conferma di una lenta diminuzione delle polveri sottili e degli altri inquinanti quali, ad esempio, gli ossidi di azoto e l’ozono. Questa tendenza al miglioramento sembra al momento rallentare. Infatti i valori medi annui del PM10, attualmente in diminuzione, sembrano stabilizzarsi su valori prossimi ai 20 microgrammi/m3, valore che nel 2030 rappresenterà il nuovo limite per la qualità dell’aria (media anno). Questo importante risultato è in linea con le politiche ambientali introdotte su trasporti e industria ed evidenzia la necessità di proseguire nella riduzione anche di ulteriori sorgenti emissive.

Andamento del PM10 in Friuli Venezia Giulia dal 2010 al 2024. Nel grafico a sinistra il numero di superamenti annui della soglia giornaliera; a destra i valori medi annui. Nel 2030 verrà abbassato a 20 microgrammi/m3 il limite del valore annuo. Attualmente il limite viene rispettato solo da alcune stazioni regionali.
Acque di falda e acque piovane
Nell’ultimo anno viene confermata la tendenza alla progressiva riduzione dei nitrati nelle acque di falda, a riprova del fatto che il sistema è sostanzialmente arrivato ad un equilibrio avendo riassorbito le sollecitazioni dovute all’eccessivo utilizzo di sostanze azotate negli anni ’90 del secolo scorso e nei primi anni del 2000.
L’aumento nell’acidità delle acque piovane tra il 2022 e il 2023, evidenziato nel Rapporto, aveva destato l’interesse dei media. Tale segnale era verosimilmente legato alla crisi energetica del biennio, che aveva portato ad utilizzare fonti energetiche non sempre molto “pulite”. Ebbene, le rilevazioni successive condotte nel 2024 hanno mostrato una inversione di tendenza e un sostanziale rientro ai valori degli anni precedenti. Questo segnale è confortante in quanto mostra come il sistema “ambiente” sia stabile e resiliente, in grado di riassorbire in tempi rapidi le sollecitazioni che riceve.

Andamento dell’acidità delle acque piovane. Nel 2024 si è osservata una inversione di tendenza del pH che si è riportato su valori più vicini alla neutralità
Controllo delle pressioni
Un altro evento che ha caratterizzato il 2024 è stato l’aggiornamento normativo dei limiti immissivi per i campi elettromagnetici connessi alla telefonia mobile. Nonostante l’aumento dei limiti di legge nello scorso anno non è stato rilevato un aumento dell’intensità dei campi elettromagnetici misurati al suolo.
Oltre al presidio dello stato dell’ambiente del Friuli Venezia Giulia, Arpa FVG è da sempre impegnata anche nelle attività di controllo delle pressioni sul territorio. Nel corso dell’ultimo anno sono state effettuate 261 ispezioni presso impianti di produzione e 844 sopralluoghi.

Sopralluoghi effettuati per attività di controllo e ispezione del territorio nell’anno 2024
Ultimo aggiornamento 5/6/2025
URL: https://www.arpa.fvg.it/notizie-agenzia/rapporto-sullo-stato-dellambiente-un-anno-dopo-alcune-conferme-e-alcune-buone-novita/