Le sorgenti del rumore
Le sorgenti di rumore possono essere ricompresse in diverse tipologie a seconda della loro collocazione e natura; possono essere posizionate all’interno all’ambiente disturbato, come ad esempio gli elettrodomestici e i condizionatori d’aria, oppure esterne e provenire sia da locali attigui, sia da sorgenti poste all’esterno dell’edificio. Le sorgenti esterne possono a loro volta essere raggruppate in tre principali categorie:
- attività produttive, per lo più industriali e commerciali, (maggiormente disturbanti se inserite in contesto urbano);
- cantieri edili e stradali temporanei;
- mezzi (traffico) di trasporto stradale, ferroviario, aereo.
L’impatto acustico provocato dalle attività industriali e commerciali riguardano solitamente limitate aree urbane, limitrofe agli insediamenti, dove la commistione tra residenza e attività disturbanti è il risultato di una poco attenta pianificazione urbanistica.
Il rumore prodotto dai cantieri, per la costruzione di opere stradali ovvero edili, può produrre livelli di rumore più intensi rispetto alle sorgenti fisse sopra richiamate. Tale tipo di rumore è, di solito, maggiormente accettato dalla popolazione perché ritenuto transitorio e necessario per lo sviluppo della città. Per quanto riguarda il rumore prodotto dalle infrastrutture (mezzi) di trasporto, escludendo limitate aree prossime agli aeroporti, ed alle stazioni ferroviarie, la principale sorgente di rumore è imputabile al traffico urbano ed al transito dei treni in prossimità di agglomerati urbani.
Ultimo aggiornamento 9/11/2021
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