I rifiuti
Si definisce rifiuto qualsiasi sostanza od oggetto di cui il detentore si disfi o abbia l’intenzione o abbia l'obbligo di disfarsi.
I rifiuti sono classificati secondo l’origine in rifiuti urbani e rifiuti speciali e, secondo le caratteristiche di pericolosità, in rifiuti pericolosi e non pericolosi.
I rifiuti domestici, i rifiuti non pericolosi provenienti da locali e luoghi adibiti ad usi diversi da quelli precedenti e assimilati ai rifiuti urbani per qualità e quantità, i rifiuti provenienti dallo spazzamento delle strade, i rifiuti di qualunque natura o provenienza, giacenti sulle strade, i rifiuti vegetali provenienti da aree verdi, quali giardini, parchi e aree cimiteriali e i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni.
Rifiuti derivanti da attività agricole e agro-industriali, i rifiuti derivanti dalle attività di demolizione, costruzione, nonché i rifiuti che derivano dalle attività di scavo, i rifiuti da lavorazioni industriali, i rifiuti da lavorazioni artigianali, i rifiuti da attività commerciali, i rifiuti da attività di servizio, i rifiuti derivanti dall’attività di recupero e smaltimento di rifiuti, i fanghi prodotti dalla potabilizzazione e da altri trattamenti delle acque e dalla depurazione delle acque reflue e da abbattimento di fumi, i rifiuti derivanti da attività sanitarie.
Rifiuti che presentano una o più caratteristiche di cui all’allegato I del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. L'elenco dei rifiuti di cui all'allegato D alla Parte IV del D.Lgs. 152/06 e s.m.i. include i rifiuti pericolosi e tiene conto dell'origine e della composizione dei rifiuti e, ove necessario, dei valori limite di concentrazione delle sostanze pericolose. Esso è vincolante per quanto concerne la determinazione dei rifiuti da considerare pericolosi.
Rif. normativo: art. 183, comma 1, lett. b) e art. 184 del D.Lgs. 152/06 e s.m.i.
Ultimo aggiornamento 25/1/2024
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