Regione autonoma Friuli Venezia GiuliaRegione autonoma Friuli Venezia Giulia

Relazione sull'attività di monitoraggio aerobiologico in Friuli Venezia Giulia - anno 2020

La presente relazione contiene l’aggiornamento al 2020 dei dati di concentrazioni polliniche giornaliere raccolti da Arpa FVG a partire dal 2005 nelle quattro stazioni di monitoraggio di Pordenone, Trieste, Lignano Sabbiadoro e Tolmezzo.

A causa dell’emergenza sanitaria dovuta all’epidemia da Covid-19, si sono imposte alcune limitazioni, a partire dai dati della stazione di Tolmezzo, che sono stati esclusi dallo studio. Anche i dati delle restanti stazioni sono incompleti, a causa della sospensione forzata dei monitoraggi proprio nel periodo primaverile, coincidente con la fioritura della maggior parte delle piante monitorate e con il più alto tasso di pollini in aria. Alcune considerazioni indirette sulla vegetazione ci fanno ritenere, tra l’altro, che in questi mesi si sia verificato un picco molto abbondante di pollini di carpini, faggio, platano e bagolaro, come avvenuto nel 2016 e 2018. La stazione di Bolzano, a titolo d’esempio, ha rilevato nel 2020 il più alto numero di pollini in aria dal 1994.

Anche l’aggiornamento dei principali indicatori pollinici (calendario pollinico, indice pollinico allergenico e stagione pollinica allergenica) è limitato ai soli calendari pollinici delle stazioni di Trieste e Pordenone, mentre le considerazioni sulle variazioni delle concentrazioni dei pollini negli anni sono state effettuate escludendo dalle analisi i mesi di marzo-maggio, oppure i periodi di sospensione delle rispettive stazioni.

In regione, nell’anno 2019 è iniziato il monitoraggio dei pollini del gelso e della brussonezia, appartenenti alla famiglia delle Moracee, così come del luppolo e della canapa (Famiglia Cannabacee), stanti la presenza importante osservata già negli anni precedenti ed alcune informazioni della letteratura che ne attestano la forte allergenicità. Per l’anno 2020 non sono disponibili dati completi sui pollini di gelso e brussonezia, così come di betulla e carpino nero e bianco, trattandosi di alberi che fioriscono nel periodo in cui è stato sospeso il monitoraggio. Per quanto riguarda le Gra-minacee e la parietaria (pianta della famiglia delle Urticacee) nonostante anch’esse presentino un picco di fioritura ricadente nel periodo in cui, nel 2020, è stato sospeso il monitoraggio, sono comunque state prese in considerazione data la fioritura molto prolungata nel corso dell’anno.

I dati del 2020, raggruppati per tipologie di piante, indicano ancora che Trieste è la località con la maggior quantità di polline; in questa città e sul Carso retrostante predominano, come si è visto negli anni precedenti, la parietaria, il cipresso ed il pino. Tra le specie erbacee, invece, quella di gran lunga più abbondante è sempre la parietaria. A Pordenone e, in generale, nella pianura friulana, il tasso di Graminacee, escludendo il periodo di sospensione del monitoraggio, risulta meno elevato; i pollini estivi abbondanti sono quelli della famiglia delle Cannabacee, la cannabis a luglio e il luppolo a fine agosto-settembre. In questa zona sono anche più abbondanti che nel resto della regione le spore di funghi e muffe, presenti in particolare a fine estate; ciò potrebbe essere connesso alla maggior propensione al ristagno atmosferico e alla umidità tipica della pianura friulana. Anche a Lignano i pollini più abbondanti di piante arboree sono quelli di cipresso e pino, mentre le erbacee sono rappresentate soprattutto da Graminacee e parietaria; le spore sono un po’ meno abbondanti di quelle registrate in pianura.

Nel complesso, nel corso degli anni i pollini sono aumentati in pianura e lungo la costa, mentre sono in leggera di-minuzione a Trieste. Alcune piante hanno mostrato nell’anno 2020 un aumento della produzione pollinica su tutto il territorio regionale, soprattutto il cipresso, la piantaggine e l’ambrosia con l’assenzio. Tra le specie aliene, l’ambrosia è quella su cui si concentra la maggiore attenzione, sia per la sua invasività che per le ricadute in ambito sanitario. È importante notare come nel 2020 la quantità di polline di questa specie si sia quasi dimezzata su pianura e costa, mentre nella zona del Carso sia notevolmente aumentata.

Ultimo aggiornamento 28/3/2022

URL: https://www.arpa.fvg.it/temi/temi/pollini/pubblicazioni/report-pollini-2020/