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L'arrivo della primavera e la Giornata Nazionale del Polline 2021

Migliorare l’informazione per minimizzare le reazioni allergiche ai pollini e aumentare il benessere del cittadino. E’ questo il messaggio conclusivo del seminario “Nuove prospettive dal monitoraggio aerobiologico” che si è tenuto lo scorso 19 marzo, in occasione della XIV edizione della Giornata Nazionale del Polline e in prossimità del primo giorno di primavera.

L’evento è stato organizzato dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (ISPRA), dall’Associazione Italiana di Aerobiologia (AIA) in collaborazione con il Gruppo di Palinologia della Società Botanica Italiana e la rete POLLnet-SNPA.

Anche ARPA FVG, in collaborazione con ARPA Veneto, ha partecipato all’evento, con un intervento dal titolo “L’aggiornamento dei calendari pollinici, il caso di Broussonetia papyrifera”. La presentazione era volta a ribadire sia l’importanza dei calendari pollinici come strumento di prevenzione per i pazienti allergici ai pollini, sia la necessità di aggiornarli introducendo nuovi pollini che, nel tempo, si dimostrano allergizzanti. A proposito, è stato riportato il caso della Broussonetia papyrifera, o gelso di carta, su cui proprio ARPA FVG, in collaborazione con ARPAV, negli ultimi anni ha concentrato l’attenzione, considerate la presenza della pianta infestante, l’abbondanza del polline rilevata soprattutto nel nord est dell’Italia e, non ultimo, il potere allergizzante noto in Asia e medio Oriente ma ancora poco indagato in Italia.

Nel complesso dell’edizione 2021, gli obiettivi della Giornata sono stati la promozione dell’aerobiologia come disciplina fondamentale nello studio delle problematiche ambientali connesse all’interpretazione della malattia allergica e la diffusione della cultura dell’approccio multidisciplinare alle problematiche della salute dell’uomo e dell’ambiente.

Per affrontare questo fenomeno è fondamentale, infatti, integrare le conoscenze mediche aerobiologiche e di chimica dell’atmosfera, per proseguire e migliorare l’informazione al cittadino e per fornire strumenti utili alla progettazione del verde urbano, finalizzato anche a minimizzare le reazioni allergiche per un più ampio concetto di benessere del cittadino.

Più in generale, il polline trasportato dall’aria è un fattore ambientale significativo che influenza i tassi di infezione delle vie aeree e indebolisce la risposta immunitaria ai virus che possono causare tosse e raffreddore. Dall’esperienza maturata nell’ultimo anno, caratterizzato dalla pandemi da Covid-19, è emerso che le fasce di popolazione a più alto rischio potrebbero proteggersi osservando le previsioni sui pollini e indossando maschere respiratorie.

L’Italia, con la sua marcata biodiversità, presenta un elevato numero di specie allergeniche che mostrano i loro effetti per gran parte dell’anno e non solo in primavera, quando la ripresa vegetativa, chiaramente, porta con sé le massime emissioni di granuli pollinici.

Da molti anni, per ridurre la propria esposizione ai pollini allergenici, in Italia le persone sensibili possono informarsi sulle concentrazioni delle specie polliniche di loro interesse consultando, ad esempio, i bollettini settimanali prodotti dalla rete POLLnet-SNPA.

L’allergia ai pollini è un problema di salute pubblica fondamentale che ha aumentato la sua incidenza negli ultimi decenni sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo ed è riconosciuta come epidemia globale dalla World Allergy Organization. L’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) stima che 400 milioni di persone nel mondo soffrano di rinite allergica e 300 milioni di asma (quarta malattia cronica al mondo dopo il cancro, l’AIDS e le malattie cardiovascolari). In Europa, la prevalenza dell’allergia ai pollini nella popolazione generale è stimata al 40%, con un costo stimato  che va da 55 a 151 miliardi di euro.

Sempre l’OMS prevede che entro il 2050 una persona su due nel mondo soffrirà di allergie. Stiamo infatti assistendo a una recrudescenza delle allergie, il cui tasso è in costante aumento, soprattutto nei paesi industrializzati.

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L'arrivo della primavera e la Giornata Nazionale del Polline 2021

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