La rete pollini Arpa FVG: un monitoraggio per aree fitoclimatiche omogenee

La rete di monitoraggio del polline installata dall’Arpa in Friuli Venezia Giulia è rappresentativa della presenza di pollini in regione, sia per effettuare efficaci previsioni di abbondanza pollinica sia per mettere a disposizioni dei medici i dati necessari a prescrivere le corrette terapie.

La rete di monitoraggio del polline di ARPA FVG è, infatti, composta da quattro campionatori (Trieste, Pordenone, Lignano Sabbiadoro e Tolmezzo), situati nelle quattro aree fitoclimatiche della regione: il Carso, la pianura, il litorale e la media montagna.

Arpa monitora da 16 anni giornalmente i pollini in Friuli Venezia Giulia con una rete che negli anni, al pari della rete della qualità dell’aria, è stata razionalizzata, in funzione della copertura delle principali aree climatiche regionali, per rispondere al fondamentale requisito di rappresentatività dei dati necessari sia per conoscere l’effettiva presenza di pollini che per effettuare efficaci previsioni di abbondanza pollinica.

Questa organizzazione dei punti di monitoraggio ha permesso di dare una copertura omogenea a tutta la popolazione della regione mettendo a disposizioni dei medici i dati della presenza dei pollini per la prescrizione delle corrette terapie.

Arpa infatti è costantemente in contatto e in collaborazione con i tre servizi di allergologia della regione, per fornire ai medici ogni informazione utile per le loro diagnosi e cure.

L’Agenzia regionale per l’ambiente è inserita anche nella rete POLLnet del Sistema Nazionale per la Protezione dell’Ambiente, coprendo un ruolo di leader anche tramite collaborazioni dirette con l’ISS e la pubblicazione di vari articoli scientifici, tra cui lo studio della Brussonetia e i pollini di carpino nero, pubblicati proprio questa settimana su Ambiente Informa e sul proprio sito web.

L’importanza, l’efficacia e la rappresentatività della rete del monitoraggio condotto da Arpa è stata dimostrata recentemente anche durante il fenomeno delle polveri provenienti dal Mar Caspio all’Italia avvenuta a fine marzo 2020. In tale occasione, anche grazie al contributo degli esperti regionali di Arpa, era stato possibile verificare attraverso le osservazioni microscopiche fisiche e biologiche, che le specie polliniche presenti nelle polveri erano coerenti con quelle tipiche di ambienti temperato-freddi, confermando la tesi della provenienza caucasica delle polveri.

> Comunicato Arpa FVG

campionatore di polline arpa fvg
Campionatore di polline Arpa FVG

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