La fioritura del nocciolo è in anticipo nella regione Friuli Venezia Giulia?
Se siamo andati a fare una passeggiata nei boschi nel mese di dicembre 2019, avremo certamente notato le prime infiorescenze pendule del nocciolo di colore giallo, indice che si stavano già “aprendo” per rilasciare i pollini.
I soggetti allergici ai pollini della famiglia delle Corilacee molto probabilmente hanno iniziato a soffrire già prima di Natale.
Nel frattempo, i palinologi italiani già verso la fine del mese di novembre 2019 si scambiavano notizie sui rispettivi reperimenti, certamente sporadici, dei primi, spesso immaturi pollini di nocciolo e li segnalavano nei rispettivi bollettini.
Tuttavia, per stabilire con precisione la data di inizio della fioritura di un tipo di pianta occorre attendere… la sua fine: secondo il metodo condiviso attuale, infatti la fioritura si definisce come momento in cui il numero di particelle polliniche presenti in aria ha raggiunto il 2.5% del quantitativo totale annuo.
Ecco spiegato, dunque, il motivo per cui gli scorsi anni veniva annunciato l’inizio della fioritura del nocciolo già all’inizio di gennaio o a fine dicembre, mentre, analizzando a posteriori gli andamenti delle fioriture, si osserva che, a parte la zona di Trieste nel 2014, nel 2017 e nel 2019 (quando è iniziata già a dicembre), l’inizio della fioritura nella nostra regione si attesta sempre dopo la metà di gennaio.
Tuttavia, osservando nella figura 1 le date di inizio fioritura registrati presso le stazioni della nostra regione (tralasciando Lignano Sabbiadoro, dove il monitoraggio pollinico è iniziato solo nell’anno 2011, per cui la serie storica attualmente è troppo breve per consentire delle considerazioni), si osserva una netta tendenza all’anticipo, soprattutto a Trieste e Pordenone.
Sebbene sia prematuro parlare della fioritura “ufficiale” della presente stagione 2019-2020, i dati raccolti finora (figura 2) attestano che in tutte le stazioni regionali si sono ritrovati pollini di nocciolo con una certa assiduità già dallo scorso mese di dicembre, e pure in concentrazioni giornaliere spesso superiori al livello “minimo”: un riscontro più marcato di quello avvenuto nel mese di dicembre 2018, quando i rilevamenti sono stati più sporadici e in concentrazioni inferiori, come mostra la figura 3.
Possiamo quindi affermare che, il trend di anticipo di fioritura, che nell’andamento dell’intera serie storica dall’anno 2006 in poi è stato più evidente nella zona di Trieste, quest’anno si potrebbe verificare sull’intero territorio regionale e addirittura è probabile che l’inizio sia avvenuto nel scorso mese di dicembre 2019.
Figura 1 | Figura 2 | Figura 3 |
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