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Rete di monitoraggio aerobiologico dei pollini

L'Agenzia ambientale del Friuli Venezia Giulia gestisce in regione quattro captatori di pollini e il territorio monitorato presenta una grande varietà di climi che favoriscono tipi vegetazionali diversificati. Tutti i dati di concentrazione pollinica vengono rilevati settimanalmente dalle quattro stazioni di monitoraggio:

  1. Stazione di Trieste: situata in origine presso il castello di S. Giusto, nella primavera 2020 è stata trasferita sul tetto della sede Arpa di Trieste. La stazione è rappresentativa sia dell’area urbana, sia del Carso, data la predominanza dei venti di bora (est-nord est), che della vicina Muggia (con venti di scirocco) e di tutta l’area del Golfo. La vegetazione della zona è composta da roverella, carpini neri, frassini, che costituiscono la flora spontanea dell’altipiano, dal pino nero e da olivi delle coltivazioni costiere, della val Rosandra e della vicina Slovenia. È presente e molto diffusa la Broussonetia papyrifera, nota come gelso di carta, una pianta molto infestante. Tra le piante erbacee, predominano le urticacee, sia parietaria che ortica, le graminacee, e la piantaggine dei campi. L’ambrosia, pianta esotica altamente allergenica, è presente.
  2. Stazione di Pordenone: si trova nell’immediata periferia urbana della città di Pordenone, in posizione centrale rispetto alla pianura pordenonese. E' ben rappresentativa delle condizioni vegetative della media pianura friulana, caratterizzata da agricoltura intensiva, fasce riparie dei corsi d’acqua a salice, ontano e olmo, coltivazioni per legname (pioppo, noce), esemplari introdotti per ornamento (betulla, pino), e piante infestanti (ambrosia).
  3. Stazione di Lignano Sabbiadoro: il campionatore è posto sul tetto del Municipio, a circa 500 metri dalla linea di costa, ed affacciato sulla Laguna di Marano. I dati forniti sono rappresentativi del litorale alto adriatico, caratterizzato da altrnanza di venti di pianura e di mare, e da specie mediterranee (pini, oleandri).
  4. Stazione di Tolmezzo: presso quest’area affluiscono alcune tra le più grandi valli della montagna friulana: quelle del Tagliamento, del Degano, del But e del Fella. L’altitudine media e la posizione geografica centrale rispetto alle montagne friulane, rendono questo sito rappresentativo per la circostante zona montana di media altezza. La vegetazione è composta da flora spontanea e coltivata. Quella spontanea comprende il bosco a faggio, abete, pino nero e carpino nero, e il bosco ripario ad ontano e salice. Discreta importanza hanno le specie ornamentali, quali la betulla, il cedro, l’acero. Tra le erbacee sono abbondanti le graminacee, l’ortica e l’assenzio.

Strumenti e procedura di monitoraggio

Sostanzialmente causa delle sindromi allergiche sono pollini e spore fungine, per cui queste sono le particelle biologiche che vengono campionate, riconosciute a microscopio e di cui si calcola la concentrazione in atmosfera espressa in granuli/m3.

Tutte queste operazioni sono standardizzate secondo le norme UNI 11108.

Il campionamento è di tipo attivo e si avvale di un captatore volumetrico di particelle aerodisperse, del tipo Hirst, modello VPPS 2000 Lanzoni, provvisto di pompa di aspirazione continua, regolata su una portata di 10 litri/min, pari a 14,4 m3 nelle 24 ore e paragonabile, quindi, al flusso d'aria nei polmoni di un uomo. I pollini impattano su un nastro trasparente la cui superficie è resa adesiva.

La porzione corrispondente ad una giornata viene posta su un vetrino portaoggetti, colorata ed analizzata al microscopio ottico a 250 o 400 ingrandimenti.

Ultimo aggiornamento 3/11/2021

URL: https://www.arpa.fvg.it/temi/temi/pollini/in-evidenza/rete-di-monitoraggio-aerobiologico-dei-pollini/