Porto di Trieste. Simulazione di impatto sulla qualita dell’aria del traffico navale

La seguente relazione, del 12 giugno 2022, descrive che per mezzo della modellistica numerica è stato simulato l’impatto sulla qualità dell’aria del traffico navale del porto di Trieste, a partire dai dati forniti dall’Autorità di Sistema Portuale “Mar Adriatico Orientale”, relativi al 2019.

Le emissioni più significative sono risultate quelle dovute allo stazionamento delle navi presso il terminal SIOT (NOx: 1127 t/anno) e presso il Molo VII (NOx: 747 t/anno), dominanti rispetto alle emissioni in fase di manovra (NOx: 244 t/anno) e a quelle dovute allo stazionamento presso gli altri ormeggi (NOx: 508 t/anno).

La dispersione degli inquinanti emessi avviene prevalentemente verso il mare, per effetto del regime anemologico dell’area. Sulla terraferma le ricadute maggiori si hanno nelle aree portuali prossime agli ormeggi e presso il promontorio a Ovest di Muggia, interessato in particolare dalle emissioni provenienti dal terminal SIOT.

Gli indicatori delle ricadute sono risultati inferiori a quelli ricavati dai dati rilevati dalle stazioni di monitoraggio della qualità dell’aria: compatibili dunque con la presenza delle altre sorgenti (traffico veicolare, riscaldamento degli edifici, attività produttive, ecc.), variamente distribuite dentro e fuori dal tessuto urbano, e con il trasporto di inquinanti a lunga distanza da altre aree.

L’attività, svolta “di iniziativa”, è stata finalizzata ad aumentare la consapevolezza sulla tematica (dati disponibili, problemi, metodi applicabili). Nei rispettivi Piani Regolatori Portuali sono infatti previste importanti evoluzioni per le infrastrutture di Trieste e Monfalcone e vi sono progetti di elettrificazione delle banchine già alla fase di Progettazione Definitiva, che potrebbero richiedere valutazioni da parte dell’Agenzia.”