L’acqua alta di martedì 22 novembre
Martedì 22 novembre le coste dell’alto Adriatico sono state interessate dal fenomeno dell’acqua alta che ha raggiunto livelli molto superiori a quelli tipici di una “normale” alta marea. Tale situazione determina di solito l’allagamento delle parti più basse di località regionali quali Grado, Marina Julia, Muggia, Trieste.
Come sempre i fattori che concorrono al verificarsi dell’evento sono sia astronomici che meteorologici/meteomarini e sono principalmente 3:
- alta marea già in corso in corrispondenza di fasi di luna nuova o luna piena;
- forte vento di Scirocco lungo il mare Adriatico;
- profonda depressione sull’area del nord-Italia o dell’Alto Adriatico.
Nel caso specifico di martedì 22 si sono verificate contemporaneamente tutte queste condizioni e il livello dell’acqua a Grado ha raggiunto in mattinata 169 cm sopra lo 0 di riferimento (dato ISPRA) allagando vaste zone della cittadina (figura 1).
Anche le zone più basse di Muggia e Trieste sono andate sott’acqua, con i relativi disagi. Se si tiene conto che l’alta marea astronomica prevedeva, di per sé, 80 cm sopra il livello zero, significa che c’è stato un contributo di oltre 80 cm dovuto a fattori meteorologici. La bassa pressione, con un valore minimo attorno a 990 hPa, 20-25 hPa in meno rispetto al valore medio atmosferico, ha contribuito all’innalzamento per un valore tra 20 e 40 cm. La parte restante (tra 40 e 70 cm) è da attribuire alla spinta del vento di Scirocco che determina l’innalzamento del mare sull’alto Adriatico e impedisce, di fatto, all’acqua marina di defluire verso sud (figura 2).
Col centro del minimo depressionario posto grossomodo alle foci del Po si è poi verificato il richiamo di vento di Bora forte, in tal caso Bora SCURA, che soffiando sopra un breve tratto dell’Alto Adriatico non ha potuto controbilanciare efficacemente gli effetti meteomarini ormai in corso.
Si sono notati, inoltre, fenomeni di marea sostenuta anche nelle giornate successive, nonostante fossero venuti a mancare il contributo meteorologici della bassa pressione e dello Scirocco: ciò è dovuto all’inerzia dell’oscillazione di tutto il bacino Adriatico che ci ha messo parecchie ore per tornare alla condizione di equilibrio dopo le intense sollecitazioni meteomarine. Quando l’oscillazione (detta sessa) è entrata in fase con la marea astronomica, si sono verificati nuovi picchi nel livello del mare, anche se inferiori agli estremi di martedì 22 novembre.
Ultimo aggiornamento 25/11/2022
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