Amianto: Caratteristiche
L'amianto: un materiale versatile ma cancerogeno
Con il termine amianto o asbesto si indica un minerale naturale a struttura microcristallina e di aspetto fibroso, appartenente alla classe chimica dei silicati e alle serie mineralogiche del crisotilo e degli anfiboli. Le fibre di amianto, inalabili, sono molto addensate ed estremamente sottili. L'esposizione a queste fibre è associata allo sviluppo di gravi patologie a carico dell'apparato respiratorio, come l'asbestosi, il carcinoma polmonare e il mesotelioma della pleura.

Tuttavia in passato, a causa delle sue peculiari caratteristiche, è stato ampiamente utilizzato in molti settori. Le caratteristiche proprie dell’asbesto e il suo costo contenuto ne hanno favorito un ampio utilizzo industriale, nel quale viene impiegato generalmente “legato” ad altri materiali, con percentuali diverse, al fine di sfruttare al meglio le sue peculiarità. La sua struttura fibrosa, infatti, gli conferisce una notevole resistenza meccanica e un’alta flessibilità; è facilmente filabile e può essere tessuto.
Inoltre, essendo fondamentalmente un inerte, resiste al fuoco,
al calore, all’azione di agenti chimici e biologici, all’abrasione e all’usura (termica e meccanica), è dotato di proprietà fonoassorbenti e termoisolanti e si lega facilmente con materiali da costruzione (calce, gesso, cemento) e con alcuni polimeri (gomma, PVC).
Nei manufatti contenenti amianto (MCA), le fibre possono essere fortemente legate in una matrice stabile e solida, come nel cemento-amianto o nel vinil-amianto (amianto in matrice compatta), oppure trovarsi libere o debolmente legate (amianto in matrice friabile).
Il rovescio della medaglia di questo “super-materiale”, con ricadute anche economiche, è che è stato riconosciuto dall’Agenzia Internazionale per la Ricerca sul Cancro (IARC) come sostanza cancerogena certa, con effetti stocastici senza soglia e senza un chiaro effetto di dose e, pertanto, difficilmente attribuibili all’esposizione, anche a causa dei lunghissimi tempi di latenza.
In particolare, l'amianto in matrice friabile risulta essere più pericoloso rispetto all’amianto in matrice compatta, a causa della sua maggiore tendenza a rilasciare fibre respirabili nell'ambiente circostante per effetto di qualsiasi tipo di sollecitazione meccanica, eolica, da stress termico, dilavamento di acqua piovana. Data poi la sua elevata biopersistenza, non è facilmente eliminabile dall’organismo.
In base alla normativa vigente (DM 06/09/1994) vengono definiti:
- Friabili: materiali che possono essere facilmente sbriciolati o ridotti in polvere con la semplice pressione dei un dito
- Compatti: materiali che possono essere sbriciolati o ridotti in polvere solo con l’uso di mezzi meccanici
Una fibra è definita “respirabile” se soddisfa i seguenti vincoli dimensionali:
- Lunghezza ≥ 5 µm
- Diametro ≤ 3 µm
- Rapporto lunghezza / diametro ≥ 3
Tipi di amianto
La normativa Italiana considera 6 tipi di amianto (quelli maggiormente utilizzati), suddivisi nelle 2 classi mineralogiche:
- Classe del serpentino (silicati di magnesio): crisotilo (amianto bianco);
- Classe degli anfiboli (silicati di calcio e magnesio):
- tremolite (dal nome della Val Tremola in Svizzera)
- actinolite (dal greco “pietra raggiata”)
- antofillite (dal greco “garofano”)
- amosite (amianto bruno- in nome amosite è l’acronimo di Asbestos Mines Of South Africa)
- crocidolite (amianto blu, il nome deriva dal greco “fiocco blu”)
Le fibre di amianto sono molto addensate ed estremamente sottili: nello spazio in cui si allineano 250 capelli si possono allineare 335.000 fibrille di amianto.
La produzione di amianto
L’amianto si ottiene a seguito di attività estrattiva. Nelle Alpi Occidentali italiane sono presenti cave di tre tipologie di amianto: crisotilo, tremolite e actinolite. In Friuli Venezia Giulia non vi sono giacimenti di amianto, per cui non vi è amianto di origine naturale, ma esclusivamente di origine antropica per via del largo uso che ne è stato fatto.
I più grandi produttori mondiali di amianto sono stati:
- Canada (Crocidolite),
- Africa del Sud (Crocidolite, Crisotilo ed Amosite),
- Russia (Crisotilo),
- Stati Uniti (Crisotilo),
- Finlandia (Antofillite),
- Italia principalmente con la cava di Balangero (Crisotilo), in provincia di Torino.
L’Italia è stata uno dei maggiori produttori e utilizzatori di amianto fino alla fine degli anni ottanta.
L’amianto è stato utilizzato per produrre materiali di diversissima natura: dall’Eternit, impiegato per lo più sui tetti, nelle condutture di acqua potabile e tubazioni di camini e caminetti, dove l’amianto è inglobato in una matrice di cemento relativamente stabile (amianto in matrice compatta), a composti friabili in matrice di gesso o altro materiale instabile e quindi molto più pericoloso (amianto in matrice friabile), in genere utilizzato nelle coibentazioni e per le insonorizzazioni.
Ultimo aggiornamento 30/9/2024
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