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Ostreopsis ovata: i monitoraggi

Arpa FVG, nell'ambito del Piano di sorveglianza ha elaborato una rete di monitoraggio che attualmente comprende 4 punti di campionamento situati lungo la costiera triestina, così ripartiti:

  1. Punta Sottile (comune di Muggia)
  2. Barcola (comune di Trieste)
  3. Canovella De'Zoppoli (comune di Duino-Aurisina)
  4. Sistiana (comune di Duino-Aurisina)

Quest'ultima è stata fatta rientrare nel monitoraggio per la presenza di stabilimenti balneari assiduamente frequentati durante la stagione estiva, sebbene nel corso dei monitoraggi non siano mai state rilevate criticità. 

Il monitoraggio viene eseguito mensilmente, da maggio a settembre. Tuttavia, nel momento in cui si rilevano abbondanze elevate di specie potenzialmente tossiche o comunque fenomeni che preludono a situazioni di allerta, la frequenza dei monitoraggi viene intensificata.

Le stazioni di monitoraggio

La scelta dei punti di monitoraggio è stata effettuata dopo un'attenta analisi delle aree marino costiere che risultano maggiormente a rischio di fioriture microalgali. Sono stati individuati in tal modo i siti dove nei precedenti anni di indagine è stata rilevata la presenza di Ostreopsis ovata e soprattutto dove in passato la densità di tale taxon ha superato il limite previsto dalle linee guida ministeriali di 10.000 cell/l.  

le 4 stazioni di monitoraggio arpa fvg

Le 4 stazioni di monitoraggio Arpa FVG

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Codice balneazioneCodice StazioneLocalitàComuneProvinciaSist. Rif. WGS 84
     Lat . NLong. E
IT0060320030051161Punta Sottile - terrazza mareMuggiaTS45.60555°13.72195°
IT0060320060071163Barcola – lungo mareTriesteTS45.68695°13.74571°
IT0060320010071166Canovella de’ Zoppoli – pozza di mareaDuino-AurisinaTS45.74956°13.65578°
IT0060320010051167Sistiana – spiaggiaDuino-AurisinaTS45.76743°13.6308°

Le zone ad alto rischio di fioriture di microalghe bentoniche (che si sviluppano cioè aderendo ad un substrato), tra le quali Ostreopsis ovata, sono i tratti costieri alti e rocciosi con baie, porticcioli, protetti da scogliere artificiali e naturali. Le indagini eseguite da Arpa FVG dal 2009 al 2011 in diverse aree del litorale regionale, hanno evidenziato la presenza di Ostreopsis ovata soltanto nei tratti di costa nei comuni di Duino-AurisinaTrieste e Muggia in particolare nelle località di Canovella De’Zoppoli, Filtri, Barcola e Punta Sottile.

Per la geomorfologia che contraddistingue tutto il tratto di costa caratterizzato da falesia, dalle foci del fiume Timavo fino a Punta Sottile, è da considerarsi a rischio di fioriture di Ostreopsis ovata.

Invece il litorale compreso tra la foce del fiume Isonzo, Grado e Lignano, caratterizzato da coste basse e sabbiose, non ha mai presentato rischio sanitario da fioriture durante le stagioni balneari, come evidenziato dai monitoraggi che Arpa FVG ha eseguito dal 2009 al 2011.

Le caratteristiche dei siti di monitoraggio

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 Punta SottileBarcolaCanovella de’ ZoppoliSistiana
tipo di substratorocciosorocciosoroccioso/ ciottolosociottoloso
naturalità del substratoartificialeartificialenaturalenaturale
esposizione al moto ondosomoderato da sud-ovest, ovestmoderato da sud-est, sud-ovestriparatomoderato da sud, sud-est
idrodinamismomoderatomoderatomodestomoderato

Le attività di monitoraggio

Le attività del monitoraggio indicate dal Piano di sorveglianza prevedono:

  • un'attenta ispezione visiva subacquea del fondale marino nella fascia infralitorale del sito
  • indagato (con la raccolta di materiale fotografico); 
  • il rilevamento dei dati meteo-marini e idrologici mediante sonda multiparametrica; 
  • la raccolta di campioni biologici e di campioni di acqua, che vengono analizzati successivamente in laboratorio;
  • raccolta di materiale fotografico e di ulteriori informazioni fornite dai bagnanti e dai frequentatori del luogo.

Se, nel corso del monitoraggio, si riscontrano crescenti concentrazioni cellulari delle specie potenzialmente tossiche come Ostreopsis ovata, e si registrano incrementi delle temperature nella colonna d’acqua, i controlli vengono ripetuti a distanza di una settimana o con cadenza ancora più breve, a seconda del caso. Tali controlli sono mantenuti fino al riscontro di un sensibile calo dell'abbondanza cellulare.

Nel caso specifico di Ostreopsis ovata è stato definito il limite di 10.000 cellule/litro, in acqua, (fase di emergenza). Nel 2014 l'Istituto Superiore di Sanità ha pubblicato un aggiornamento delle linee guida ("Ostreopsis cf. ovata: linee guida per la gestione delle fioriture negli ambienti marino costieri in relazione a balneazione e altre attività ricreative." Rapporti ISTISAN 14/19) nel quale questo limite viene meglio definito e portato fino a 30.000 cellule/litro in acqua.  Qualora si rilevi un superamento di tale valore, le autorità competenti attivano azioni di gestione fino, se necessario, all’interdizione temporanea alla balneazione dell’area in esame.

In questa fase vengono:

  • individuate, caratterizzate e circoscritte le aree in stato di emergenza;
  • coordinate le attività di monitoraggio e campionamento straordinario da parte di più squadre di pronto intervento precedentemente istruite e in grado di operare il rilevamento di tutti i dati necessari nell’area in stato di emergenza;
  • attivate le autorità competenti sul rischio sanitario.

Nel 2010 la DirezioneCentraleSalute, Integrazione Sociosanitaria e Politiche sociali, ha istituito un documento di raccomandazioni regionali per la gestione del rischio associato alle fioriture di Ostreopsis ovata con l’invito di garantire la collaborazione e il coinvolgimento delle strutture di Pronto Soccorso e dei Dipartimenti di Prevenzione di propria competenza (protocollo n. 14479/APREV, riferimento allegato n. 1, Trieste, 5 agosto 2010).

In particolare dovrebbero essere protette persone affette da disturbi di tipo respiratorio (ad esempio gli asmatici) e coloro che, in seguito alla permanenza in aree di balneazione “a rischio”, abbiano avvertito sintomi di irritazione alle vie respiratorie, lacrimazione agli occhi o altri disturbi. Talvolta, infatti, sono sufficienti spostamenti di alcune decine di metri per eliminare o attenuare tali malesseri e in alcuni casi i disturbi si risolvono soggiornando in locali dotati di impianto di condizionamento.

Frequenza dei monitoraggi

Il calendario dei  monitoraggi che Arpa FVG esegue durante la stagione di balneare, nel corso degli anni, ha subito lievi modifiche secondo il D.Lgs. n. 116/08 e alle successive modifiche (D.M. del 19 aprile 2018)

Periodo di monitoraggio:

  • da giugno a settembre: dal 2019
  • da maggio a settembre: dal 2014 al 2018

Frequenza del monitoraggio:

  • quindicinale: dal 2019
  • mensile: dal 2014 al 2018

Ultimo aggiornamento 12/2/2024

URL: https://www.arpa.fvg.it/temi/temi/acqua/ultimi-pubblicati/ostreopsis-ovata-i-monitoraggi/