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Ostreopsis ovata: effetti sulla salute e sull’ambiente

Effetti sulla salute

E’ accertata la capacità di Ostreopsis ovata a produrre tossine non letali che possono indurre diversi disturbi nell’uomo e che possono accumularsi in molluschi e in altri organismi marini utilizzati per l'alimentazione umana. 
In concomitanza ad elevate concentrazioni di Ostreopsis nelle acque e sui fondali, e soprattutto dopo le mareggiate (che possono diffondere le tossine nell'aria attraverso la formazione di aerosol), sono stati osservati diversi sintomi e disturbi nelle persone che stazionavano lungo le spiagge colpite dalle fioriture. 

L’inalazione di aerosol contenente frammenti di cellule microalgali e/o tossine può provocare disturbi respiratori con riniti, faringiti, laringiti, bronchiti e congiuntiviti talvolta accompagnati da febbre, nausea e vomito. Il contatto diretto può causare dermatiti.

Effetti sull'ambiente

Fioriture di Ostreopsis ovata possono creare alterazioni ambientali con conseguenti danni all’ecosistema, anche gravi, con morie di numerosi organismi marini (molluschi bivalvi, crostacei ed echinodermi) causate dagli effetti tossici della microalga, dalle condizioni ipossiche e dallo sviluppo di idrogeno solforato e ammoniaca, che spesso accompagnano declino delle fioriture microalgali. 

Come evitare gli eventuali effetti dannosi di Ostreopsis

Nel caso di accertata fioritura di Ostreopsis,

  • evitare il contatto con l’acqua marina e lo stazionamento lungo le coste colpite dal fenomeno soprattutto durante le mareggiate.
  • limitare il consumo a scopo alimentare di ricci di mare, patelle, mitili, ecc. raccolti nei siti interessati dalla fioritura. Infatti, questi organismi marini a causa della loro eco-biologia possono accumulare le tossine, ed il successivo consumo di cospicue quantità di tali organismi può indurre nell’uomo disturbi gastrointestinali.

I neonati, gli anziani e le persone che già soffrono di patologie all’apparato respiratorio, sono i soggetti più sensibili; per questo motivo si sconsiglia a questi soggetti la frequentazione dei litorali interessati da accertate fioriture in atto.

Cosa fare in caso di probabile intossicazione

I sintomi che insorgono più frequentemente sono a carico dell’apparato respiratorio e gastro intestinale e sono:

  • febbre (>38°C),
  • tosse e difficoltà respiratoria,
  • rinorrea,
  • lacrimazione congiuntivale,
  • nausea,
  • vomito,
  • cefalea
  • irritazione cutanea.

Tali sintomi compaiono molto rapidamente o dopo alcune ore dall’esposizione e tendono a regredire senza gravi complicazioni entro le 24 ore. In caso di necessità si consiglia di recarsi al più vicino presidio ospedaliero e di segnalare l’avvenuto stazionamento nell’area di balneazione colpita dalla fioritura.

Ultimo aggiornamento 1/4/2022

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