Qualità delle acque a specifica destinazione
Per acque a specifica destinazione si intendono le acque utilizzate per l’estrazione di acqua potabile e le acque dolci che richiedono protezione o miglioramento per esser idonee alla vita dei pesci.
Classificazione delle acque destinate alla produzione di acqua potabile
Le acque dolci superficiali destinate alla produzione di acqua potabile sono classificate in 3 categorie, a seconda delle caratteristiche fisiche, chimiche e microbiologiche.
I risultati delle analisi effettuate sui corpi idrici da classificare o su quelli già classificati vengono utilizzati per determinare la categoria di appartenenza del corpo idrico:
- A1: migliore
- A2: intermedia
- A3: scadente
L’attribuzione della classe di appartenenza dei singoli corpi idrici è di competenza regionale, e, a seconda delle categorie di attribuzione, le acque dolci di origine superficiale destinate ad uso potabile devono essere sottoposte ai seguenti trattamenti:
- Categoria A1: trattamento fisico semplice e disinfezione
- Categoria A2: trattamento fisico e chimico normale e disinfezione
- Categoria A3: trattamento fisico e chimico spinto, affinazione e disinfezione
Nel 2006, con D.G.R. 12 ottobre 2006, n. 2393 la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha provveduto ad un aggiornamento della classificazione delle acque superficiali destinate alla produzione di acqua potabile. In base a tale Deliberazione le acque risultavano come di seguito classificate.
Provincia di Pordenone
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Corpo idrico Fiume Comune Categoria 1 torrente Ciafurle Claut A1 2 torrente Cimoliana Cimolais A1 3 torrente Comugna Vito d'Asio A1 4 torrente Cunaz Budoia A1 5 canaletta Cellina-Meduna Maniago A2 6 canaletta Cellina-Meduna Montereale Valcellina A2 7 canaletta Grizzo-Enel Montereale Valcellina abbandonato 8 canaletta Enel-Giais Aviano A2 9 canaletta Enel Sequals A2 10 torrente Colvera Frisanco A2 11 torrente Caltea Barcis A2 12 rio Val d'Arcola Barcis A1
Provincia di Udine
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Corpo idrico Fiume Comune Categoria 1 rio Armentis Forni Avoltri A1 2 rio Margò Ravascletto A2 3 rio Lussari Tarvisio A1 4 rio Smea Taipana A1
Provincia di Gorizia
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Corpo idrico Fiume Comune Categoria 1 rio Sablici Doberdò del Lago A2
Tale aggiornamento risulta essere l’ultimo effettuato.
Il D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, al capo II della parte terza disciplina le acque a specifica destinazione e, in particolare agli Artt. 80-82 norma le acque utilizzate per l’estrazione di acqua potabile.
In particolare, l’Art. 80 recita che “Le acque dolci superficiali, per essere utilizzate o destinate alla produzione di acqua potabile, sono classificate dalle regioni nelle categorie A1, A2 e A3, secondo le caratteristiche fisiche, chimiche e microbiologiche di cui alla Tabella 1/A dell'Allegato 2 alla parte terza del presente decreto”.
La Tabella 1/A elenca quarantasei parametri suddivisi in quaranta parametri chimici e chimico-fisici, quattro parametri batteriologici e due organolettici; le caratteristiche di qualità vengono stabilite confrontando i risultati analitici con i valori elencati nelle colonne A1, A2 e A3, suddivise a loro volta in due colonne, una relativa ai valori guida e una ai valori imperativi. I primi devono essere intesi come valori ottimali, mentre i secondi sono i limiti massimi ammissibili per una data categoria d’acqua.
Non tutti i parametri presentano valori guida e/o valori imperativi. In particolare i parametri batteriologici hanno soltanto valori guida, mentre la maggior parte dei parametri chimici tossici riconducibili ad inquinanti di origine antropica hanno soltanto valori imperativi.
Classificazione delle acque dolci che richiedono protezione o miglioramento per esser idonee alla vita dei pesci
Il monitoraggio ha come obiettivo la valutazione della conformità delle acque dolci che richiedono protezione e miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci.
I tratti dei fiumi a vocazione “salmonide”, che si collocano nei tratti a monte dei corsi d’acqua nei quali ancora si possono registrare scarse pressioni antropiche, sono caratterizzati da temperature più fresche e migliore ossigenazione ed in genere sono corsi d'acqua con uno spiccato carattere torrentizio.
Le zone a “ciprinidi” sono localizzate, invece, nei tratti più a valle dei corsi d'acqua, dove le pressioni antropiche aumentano e gli effetti climatici come l'aumento della temperatura sono più accentuati.
Nel 2006, con D.G.R. 17 novembre 2006, n. 2708 la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia ha provveduto designare nel proprio territorio le acque dolci che necessitano di protezione o miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci e classificare le medesime in “salmonicole” o “ciprinicole” ai sensi del D.Lgs. n. 152/2006. In base a tale Deliberazione le acque risultavano così classificate:
Provincia di Trieste
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Parchi e Riserve o bacini idrografici Corso d’acqua Tratto designato Nr. stazioni Classificazione Coordinate inizio tratto Coordinate fine tratto Lat. Long. Lat. Long. Bacino idrografico dell’Ospo Rio Ospo Dal confine di Stato al ponte S.S. n° 15 1 Ciprinicola 45°35’00” 13°50’16” 45°35’18” 13°49’40” Riserva naturale della Val Rosandra Torrente Rosandra Dal confine di Stato a salto artificiale c/o maneggio 2 Ciprinicola 45°36’57” 13°53’10” 45°36’20” 13°49’38” Riserva naturale delle
Falesie di Duino
Torrente Timavo Tratto epigeo 1 Ciprinicola 45°47’20” 13°35’31” 45°47’15” 13°35’20”
Provincia di Gorizia
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Parchi e Riserve o bacini idrografici Corso d’acqua Tratto designato Nr. stazioni Classificazione Coordinate inizio tratto Coordinate fine tratto Lat. Long. Lat. Long. Riserva naturale della foce dell’Isonzo Fiume Isonzo Dal confine di Stato al ponte S.P. n° 19 4 Salmonicola 45°58’22” 13°38’27” 45°46’12” 13°28’27”
Provincia di Udine
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Parchi e Riserve o bacini idrografici Corso d’acqua Tratto designato Nr. stazioni Classificazione Coordinate inizio tratto Coordinate fine tratto Lat. Long. Lat. Long. Bacino idrografico del Tagliamento Fiume Tagliamento Dalla sorgente al ponte Avons (Tolmezzo) 2 Salmonicola 46°26’54” 12°32’00” 46°23’24” 13°00’45” Bacino idrografico del Tagliamento Fiume Tagliamento Dalla presa del Consorzio Ledra Tagliamento di Ospedaletto (Gemona del Friuli) fino al confine meridionale del Comune di Ragogna 2 Salmonicola 46°18’06” 13°07’09” 46°09’07” 12°57’20” Bacino idrografico del Tagliamento Fiume Tagliamento Dal confine meridionale del Comune di Ragogna alla località Gorgo di Latisana 2 Ciprinicola 46°09’07” 12°57’20” 45°44’40” 13°01’00” Parco naturale delle Prealpi Giulie Torrente Venzonassa Tutto 1 Salmonicola 46°19’09” 13°14’49” 46°20’13” 13°08’18” Bacino idrografico dell’Isonzo Fiume Natisone Dal confine di Stato al confine meridionale del Comune di Cividale 2 Salmonicola 46°13’09” 13°29’54” 46°04’24” 13°24’23” Bacino idrografico dell’Isonzo Fiume Natisone Dal confine meridionale del Comune di Cividale all’entrata in subalveo 1 Ciprinicola 46°04’24” 13°24’23” 45°57’45” 13°22’38”
Provincia di Pordenone
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Parchi e Riserve o bacini idrografici Corso d’acqua Tratto designato Nr. stazioni Classificazione Coordinate inizio tratto Coordinate fine tratto Lat. Long. Lat. Long. Parco naturale delle dolomiti friulane Torrente Cellina Tutto 1 Salmonicola 46°16’16” 12°36’14” 45°59’59” 12°46’29” Bacino idrografico del Livenza Fiume Livenza Tutto 2 Salmonicola 46°02’25” 12°29’52” 45°49’23” 12°35’54” Bacino idrografico del Livenza Torrente Cimoliana Tutto 1 Salmonicola 46°22’46” 12°29’36” 46°15’23” 12°28’05” Bacino idrografico del Tagliamento Torrente Cosa Tutto 1 Salmonicola 46°15’33” 12°52’55” 46°03’44” 12°54’37” Bacino idrografico del Tagliamento Torrente Arzino Tutto 2 Salmonicola 46°20’32” 12°52’45” 46°12’00” 12°58’00” Bacino idrografico del Livenza Fiume Noncello Tutto 2 Salmonicola 45°59’07” 12°42’28” 45°54’24” 12°36’42”
Il D. Lgs. 3 aprile 2006, n. 152, al capo II della parte terza disciplina le acque a specifica destinazione e, in particolare agli Artt. 84-86 norma le acque dolci che richiedono protezione o miglioramento per esser idonee alla vita dei pesci.
L’Art. 84 prevede che ai fini della designazione delle acque dolci che richiedono protezione o miglioramento per essere idonee alla vita dei pesci “sono privilegiati:
a) i corsi d’acqua che attraversano il territorio di parchi nazionali e riserve naturali dello stato, parchi e riserve naturali regionali;
b) i laghi naturali ed artificiali, stagni ed altri corpi idrici situati negli ambiti della lettera a);
c) le acque dolci superficiali comprese nelle zone umide dichiarate di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar del 1971 sulla protezione delle zone umide (D.P.R. n. 448/1976) nonché quelle comprese nelle oasi di protezione della fauna istituite dalle regioni e dalle province autonome ai sensi della L. n. 157/1992;
d) le acque dolci superficiali che, pur se non comprese nelle categorie precedenti, abbiano un rilevante interesse scientifico, naturalistico, ambientale e produttivo in quanto habitat di specie vegetali o animali rare o in via di estinzione ovvero in quanto sede di ecosistemi acquatici meritevoli di conservazione o, altresì, sede di antiche e tradizionali forme di produzione ittica, che presentano un elevato grado di sostenibilità ecologica ed economica.
L’Art. 85 recita che “Le acque designate e classificate ai sensi dell'articolo 84 si considerano idonee alla vita dei pesci se rispondono ai requisiti riportati nella Tabella 1/B dell'Allegato 2 alla parte terza del presente decreto”.
Le acque dolci superficiali che presentano “valori dei parametri di qualità conformi con quelli imperativi previsti dalla Tabella 1/B dell'Allegato 2 alla parte terza del presente decreto come acque dolci "salmonicole" o "ciprinicole"” (Art. 84 c. 3).
Ultimo aggiornamento 6/6/2023
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