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04 OTTOBRE 2017

Radioattività in aria: modesta presenza di Rutenio 106

Il Centro Regionale per la Radioprotezione (CRR) di ARPA FVG, che normalmente effettua misure di spettrometria gamma su particolato atmosferico prelevato in continuo presso la stazione di Udine, ha rilevato piccoli quantitativi di Ru-106 nel campione misurato il 2 ottobre, riferito al prelievo dal 29 settembre al 2 ottobre, e nei campioni riferiti ai prelievi successivi. Sono state effettuate misure sui campioni prelevati nelle 24 ore tra il 2 ed il 3 ottobre, nella giornata del 3 ottobre e nella notte tra il 3 ed il 4 ottobre.

La presenza di Ru-106, non accompagnata, come in questo caso, dalla presenza di altri radionuclidi artificiali tipici di una fissione nucleare, non può essere collegata ad incidenti ad un impianto per la produzione di energia nucleare o ad esplosioni di ordigni bellici. E’ noto l’utilizzo del Ru-106 nell’ambito delle applicazioni in radioterapia: esistono quindi impianti di produzione di tale radionuclide a scopo sanitario.

I sistemi nazionale ed internazionale per la misura della radioattività sono allertati ed hanno confermato la presenza in aria di piccole quantità di questo radionuclide (ne è stata rilevata la presenza da vari laboratori in Italia e in Repubblica Ceca, Austria, Svezia, Polonia e Svizzera). Sono in corso gli approfondimenti per determinare l’origine della contaminazione che, in base ai dati radiologici e metereologici disponibili, sembra provenire dall’Est-Europa.

Le quantità rilevate sono molto modeste e non rappresentano pericolo alcuno per la popolazione e per l’ambiente. 

Il CRR di ARPA FVG sta continuando i campionamenti e le analisi, in coordinamento con ISPRA e gli altri laboratori, i risultati verranno comunicati non appena disponibili.