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06 SETTEMBRE 2018

Monitoraggi in mare con l’assessore regionale all'ambiente

L'assessore regionale all’ambiente, Fabio Scoccimarro, ha voluto verificare di prima persona come l’Agenzia regionale per l’ambiente effettua il monitoraggio delle acque marino-costiere e di transizione.

A tale proposito l’assessore, accompagnato dal direttore di Arpa, Luca Marchesi, ha effettuato una uscita dimostrativa con la motonave “Effevigi” sul fronte mare prospiciente Lignano Sabbiadoro, dove i tecnici dell’Agenzia hanno prelevato dei campioni di acqua a diversa profondità da sottoporre ad analisi chimico-fisica. I rilievi in mare sono proseguiti con un campionamento delle microplastiche e con la raccolta di campioni di acqua su cui valutare gli organismi animali e vegetali plantonici e bentonici.

Nel corso dell’uscita il direttore Marchesi ha presentato all’assessore regionale anche le ulteriori attività di monitoraggio svolte dall'Agenzia per l'ambiente in ambito marino.

In particolare, Marchesi ha ricordato che annualmente Arpa è tenuta a valutare la qualità delle acque di balneazione in 66 aree regionali, effettuando un minimo di 396 campionamenti routinari, a cui possono sommarsi prelievi aggiuntivi nel caso di superamento dei limiti di contaminazione fecale.

Per quanto riguarda la valutazione dello stato di qualità ecologica e chimica delle acque lagunari, Arpa effettua annualmente il prelievo di un centinaio di campioni su cui vengono ricercati diversi parametri chimico fisici e biologici (temperatura, salinità, densità, pH, ossigeno disciolto, clorofilla, nutrienti, contaminanti chimici, pesticidi e fitoplancton); vengono inoltre campionate, in diverse stazioni distribuite in tutta la laguna, le macrofite (circa 30 stazioni 2 volte all’anno), il benthos (circa 20 stazioni una volta all’anno) e la fauna ittica (16 stazioni 2 volte all’anno).

Un altro centinaio di campioni viene raccolto in ambito marino, sempre al fine della valutazione dello stato di qualità ecologico e chimico. Il benthos è valutato in una ventina di stazioni due volte all’anno; sono inoltre effettuate osservazioni tramite una telecamera subacquea della presenza di aggregati gelatinosi nella colonna d'acqua.

In aggiunta alle attività sopra descritte, Arpa effettua anche i monitoraggi ai fini della cosiddetta “Marine strategy” (Direttiva 2008/56/CE), che interessa le acque marine oltre le 3 miglia. A tale proposito sono effettuati campionamenti delle microplastiche, dei rifiuti, come anche il monitoraggio dei fondali con sofisticate attrezzature, quali il ROV, in grado di valutare i danni fisici dovuti alla pesca.