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17 MARZO 2021

L'economia circolare abbraccerà anche le capsule del caffè

Firmato il progetto pilota di recupero delle capsule di caffè esauste in plastica

Il Green Deal europeo promosso dall’Unione Europea verso un'economia pulita e circolare prende forma anche in piccoli ma concreti passi: verrebbe quasi da dire anche attraverso “un buon caffè”. Quante volte ci siamo infatti chiesti cosa fare delle capsule esauste del caffè? Fino ad oggi le risposte date ai consumatori sono state “difficili da digerire” a causa dell'impegnativa attività manuale da svolgere, per separare il contenuto dal contenitore.

Una soluzione al problema consiste nel raccogliere separatamente le capsule ed avviarle ad un impianto industriale di riciclaggio specializzato: per la lavorazione, separazione e recupero accurato dei materiali. Proprio con queste finalità nasce il “Progetto pilota di recupero delle capsule esauste di caffè in plastica”, sottoscritto oggi dall’Assessore regionale alla difesa dell’ambiente, energia e sviluppo sostenibile Fabio Scoccimarro della Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia, da Arpa FVG, AcegasApsAmga SpA, Net SpA, A&T 2000 SpA, Illycaffè SpA e Nestlè Italiana SpA.

Per l’Assessore Scoccimarro si tratta di un accordo pubblico-privato innovativo che prevede di valutare la fattibilità tecnica ed economica dell’intera filiera di riciclo delle capsule di caffè esauste, dalla raccolta differenziata alla successiva lavorazione in un impianto di recupero industriale.

Il progetto nasce dalla constatazione che ad oggi non esiste un sistema strutturato ed integrato di raccolta differenziata e di riciclaggio delle capsule esauste di caffè, che vengono raccolte come rifiuti indifferenziati e che, dopo un primo trattamento, trovano la loro principale destinazione in discarica o in inceneritore con impatti sull’ambiente non certo trascurabili.

Le capsule sono infatti composte da materiali riciclabili che, se opportunamente raccolte, hanno ancora un alto valore di mercato: l’imballo è in genere di plastica o di alluminio, mentre il contenuto è una miscela di acqua e polvere di caffè che può essere compostata.

Il ruolo di Arpa FVG all’interno del progetto è stato presentato dal direttore generale Stellio Vatta, che ha ricordato come l’Agenzia interverrà con attività di validazione dei dati di produzione, raccolta e gestione delle capsule di caffè raccolte. Il direttore ha inoltre ricordato la prossima pubblicazione del secondo Rapporto regionale sui rifiuti urbani: una pubblicazione innovativa dal punto di vista grafico, ricca di dati e informazioni sia per le pubbliche amministrazioni sia per il cittadino.