La normativa europea e italiana sul rumore

Il Quinto Programma d’Azione per l'Ambiente dell’Unione Europea indicava come obiettivo generale per la politica comunitaria in materia di inquinamento acustico quello di garantire che nessuna persona fosse esposta a livelli sonori troppo elevati.

Il Sesto Programma d’Azione per l’Ambiente “Ambiente 2010: il nostro futuro, la nostra scelta”, oltre a rettificare tale obiettivo, prevede un’ulteriore riduzione del numero di persone colpite da elevati livelli di inquinamento acustico.

In particolare, è necessario diminuire la popolazione esposta a rumore troppo elevato del 10% circa rispetto ai 100 milioni di persone stimati nel 2000 e del 20% circa entro il 2020.

Con la direttiva 49/2002/CE del 25/06/2002 “Direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale” la Comunità Europea si è espressa sulla tematica del rumore ambientale al fine di uniformare le definizioni ed i criteri di valutazione.

La norma, recepita a livello nazionale con il D.Lgs. 19 agosto 2005 n. 194, stabilisce l’utilizzo di nuovi indicatori acustici e specifiche metodologie di calcolo. Prevede, inoltre, la valutazione del grado di esposizione al rumore mediante mappature acustiche, una maggiore attenzione all’informazione del pubblico e l’identificazione e la conservazione delle “aree di quiete”.

In Italia, oltre al succitato decreto, la materia dell’inquinamento acustico è stata regolamentata dalla Legge Quadro sull'inquinamento acustico L. n. 447 del 26/10/95, e dai relativi decreti applicativi, a partire dall’elencazione delle definizioni generali e dall’assegnazione delle competenze ai vari organi amministrativi.

Nello specifico, l’art.4 assegna alle Regioni il compito di emanare apposite normative nelle quali elencare i criteri in base ai quali i comuni potranno poi procedere alla classificazione del proprio territorio nelle zone previste dalle vigenti normative (Piani Comunali di Classificazione Acustica). Tali criteri sono stati adottati in Friuli Venezia Giulia con L.R. n. 16 del 18 giugno 2007.

I decreti attuativi della Legge Quadro 447/95

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TEMATICANORMATIVA
LIMITID.P.C.M. 01/03/91
 D.P.C.M. 14/11/97
 D.Lgs 4/09/02 N.262
 

Circolare 6 settembre 2004

Pubblicato su G.U. n. 217 del 15-9-2004

 Parere tecnico del ministero dell’ambiente dd 4 marzo 1998
sull’applicabilita’ dei decreti attuativi della legge 447/95
(applicabilita’ criterio differenziale).
TECNICHE DI RILEVAMENTOD.M. 16/03/98
TECNICO COMPETENTEL 447 26/11/1995
VALUTAZIONE DI IMPATTO ACUSTICOL 447/95
 LR 16/2007
 DGR 2780/2009
 DPR 19 ottobre 2011, n. 227
STRADED.P.R. 30/03/04 N.142
 D.M. 29/11/00
AEROPORTID.M. 31/10/97
 D.P.R. 11/12/97 N.496
 D.M. 20/05/99
 D.M. 3/12/99
 D.Lgs 17/01/2005 N.13
FERROVIED.P.R. 18/11/98 N.459
 D.M. 29/11/00
EDIFICID.P.C.M. 5/12/97
PISTE MOTORISTICHED.P.R. 03/04/01 N.304
LUOGHI DI INTRATTENIMENTO DANZANTE
E PUBBLICI ESERCIZI
D.P.C.M. 16/04/99 N.215
RISANAMENTO ACUSTICOL. 447 del 26/10/1995 – art.6,7, 8
 D.G.R. 307/2007
IMPIANTI A CICLO CONTINUOD.M. 11/12/96

Ultimo aggiornamento 6/6/2023

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