Prime due decadi di giugno: frequenti temporali e piogge anche intense
In Friuli Venezia Giulia le prime due decadi di giugno 2020 sono state decisamente perturbate, con frequenti temporali e piogge anche intense.
Nella prima decade, ricordiamo l’episodio molto significativo del 3-4 giugno che ha portato oltre 200 mm di pioggia sulle Prealpi Giulie e, in particolare, ha fatto registrare valori cumulati dai 200 agli oltre 300 mm di pioggia nel Cividalese e in tutte le Valli del Natisone. A San Pietro al Natisone sono caduti circa 300 mm in 24 ore, con cumulati parziali intorno ai 200 mm in 6 ore e 150 mm in 3 ore, frutto del persistere di una linea di rovesci temporaleschi rimasta stazionaria dalla pianura udinese verso le Valli del Natisone.
In seguito, tra il 6 e il 7 giugno, piogge di oltre 100 mm hanno interessato l’area di Palmanova e un forte temporale ha colpito la zona di Sacile, con vento forte e grandine, mentre oltre i 150 mm di pioggia sono caduti complessivamente sulle Prealpi Carniche.
Anche nella seconda decade del mese abbiamo avuto locali temporali intensi, come quelli che il 18 hanno interessato la zona collinare udinese, dove un forte temporale ha insistito per un paio d’ore con piogge tra 50 e 100 mm, in particolare facendo registrare 77 mm in un’ora nell’area di Tarcento e portando anche grandinate nella zona. Anche il 19 si sono verificati ulteriori rovesci e temporali su molte zone della regione.
I totali di pioggia registrati fino al 20, vanno dai 100 mm di Tarvisio ai 450 mm circa di alcune zone delle Prealpi e delle Valli del Natisone, con una media in pianura e sulla costa tra 150 e 250 mm. Dalla costa alle Prealpi si è già superato l’intero quantitativo mensile atteso, mentre sulla fascia alpina i cumulati sono in genere nella media. La temperatura è stata inferiore alla norma di circa 2 °C.
Giugno 2020 è stato quindi per ora più simile ai mesi di giugno del secolo scorso, manifestando caratteristiche più primaverili che estive, come invece accade grossomodo dall'inizio del nuovo millennio per effetto del cambiamento climatico. Negli ultimi due decenni, infatti, abbiamo spesso avuto mesi di giugno siccitosi e con lunghe e forti ondate di caldo anticipato, mentre in passato questi fenomeni caratterizzavano i “classici” mesi estivi di luglio e agosto.
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