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Produzione di Rifiuti Speciali

Nell’anno 2021 in regione sono state prodotte circa 4.677.906 t di rifiuti speciali così suddivise:

  • 2.458.475 t di rifiuti inerti pericolosi e non pericolosi provenienti da attività di demolizione e costruzione
  • 777.492 t di rifiuti pericolosi e non pericolosi prodotti da impianti di trattamento rifiuti
  • 1.289.888 t di altri rifiuti speciali non pericolosi
  • 152.051 t di altri rifiuti speciali pericolosi

La produzione pro-capite di rifiuti speciali per l’anno 2021 si attesta intorno ai 3.916 kg/abitante (+379 kg/abitante rispetto all’anno 2020 e +59 kg/abitante rispetto all’anno 2019 a fronte però di una sensibile riduzione della popolazione totale pari a – 16.710 abitanti).

Dopo il calo della produzione che ha caratterizzato il 2020 a causa dell’emergenza sanitaria da Covid-19 (che ha avuto effetti diretti sulla produzione dei rifiuti a causa della chiusura forzata di alcune attività, compresa la cantieristica edile, ma anche effetti indiretti dovuto alla carenza di materie prime e semilavorati con conseguenze sulla produzione manifatturiera) nel 2021 la produzione dei rifiuti speciali riprende la curva di crescita iniziata nel 2017 attestandosi però su valori prossimi alla produzione dell’anno 2019; a trainare tale crescita è principalmente il settore degli scavi e delle costruzioni e demolizioni. Se infatti la crescita, lieve, dei quantitativi prodotti nell’anno 2017 era da attribuirsi principalmente alla produzione di rifiuti non pericolosi prodotti dagli impianti di trattamento dei rifiuti (inclusi quelli generati dal trattamento dei rifiuti urbani) negli anni 2018, 2019 e 2021 la produzione di tale tipologia di rifiuti resta pressoché costante mentre a crescere è la produzione dei rifiuti inerti da scavo e da costruzione e demolizione.

immagine contenuta nella pagina: produzione di rifiuti speciali

Visto l’elevato peso che hanno sulla produzione i rifiuti inerti non pericolosi del Capitolo 17 dell’EER, ovvero Rifiuti dalle attività di costruzione e demolizione (compreso il terreno prelevato da siti contaminati), che nel 2021 hanno rappresentato circa il 53% del totale dei rifiuti speciali prodotti, il grafico che segue rappresenta il dettaglio della produzione di questa tipologia di rifiuti.

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Nell’anno 2020 e nell’anno 2021 ad incidere sulla produzione dei rifiuti pericolosi da costruzione e demolizione prodotti da HERAMBIENTE SPA di Cordenons (PN), a causa della rimozione di tali rifiuti dall’area ove è stata realizzata l’omonima discarica ove gli stessi sono poi messi in sicurezza e depositati.

Importante è sottolineare che la produzione dei rifiuti non pericolosi del Capitolo 17 è stata calcolata conteggiando i quantitativi, dichiarati nel MUD, ricevuti dai gestori di tali tipologie di rifiuti da produttori regionali: in questo modo è possibile effettuare una stima dei quantitativi derivanti dai produttori che ai sensi dell’arti. 189, comma 3 del D.lgs. 152/06 hanno l’esenzione della dichiarazione MUD.

Dati di produzione per Capitoli CER

I grafici che seguono mostrano le tipologie di rifiuti distinte per Capitolo dell’EER che maggiormente hanno contribuito nell’anno 2021 al quantitativo totale della produzione di rifiuti speciali pericolosi e non (1.441.938 t), calcolato escludendo dal quantitativo totale di rifiuti speciali prodotti (4.677.906 t):

      • i rifiuti del Capitolo 17 (solo per la tipologia non pericolosi in quanto rifiuti da costruzione e demolizione con caratteristiche e peso tali da rendere opportuna una trattazione separata) e del Capitolo 19 per quanto concerne i rifiuti prodotti da trattamento di rifiuti (vengono quindi contabilizzati i rifiuti del Capitolo 19 prodotti da impianti di trattamento acque e derivanti da operazioni di bonifica);
      • i rifiuti classificati con il codice CER 160106 in quanto veicoli fuori uso già sottoposti ad un primo trattamento di bonifica e quindi rifiuti generati dal trattamento dei veicoli classificati con CER 160104.
immagine contenuta nella pagina: produzione di rifiuti speciali
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In linea con gli anni precedenti la maggior parte dei rifiuti speciali non pericolosi prodotta è costituita dai rifiuti dei Capitoli 12 Rifiuti della lavorazione di metalli e plastica, 03 Rifiuti della lavorazione del legno e della carta e 10 Rifiuti prodotti da processi termici, che rappresentano circa il 21% (i primi due capitoli) ed il 18% della produzione totale di rifiuti speciali non pericolosi (1.441.938 t, calcolata con le esclusioni sopra descritte).

Ad incidere in maniera determinante nell’anno 2021 sulla produzione dei rifiuti speciali pericolosi (262.356 t) sono stati i quantitativi di rifiuti classificati con CER 170605* materiali da costruzioni contenenti amianto presenti nell’area della discarica HERAMBIENTE di Cordenons, e da qui rimossi per essere conferiti in sicurezza presso la discarica stessa (94.690,5 t circa); i rifiuti pericolosi del Capitolo 17 dell’EER rappresentano per quest’anno quindi il 30% circa del totale dei rifiuti speciali pericolosi prodotti, seguono, in linea con gli anni precedenti, i rifiuti dei Capitoli 10 (18% circa), 13 Oli esauriti e residui di combustibili liquidi (16% circa) e rifiuti classificati con codice CER 160104*, Veicoli fuori uso da sottoporre alle operazioni di bonifica e demolizione (9% circa): per quantificare la produzione di quest’ultima tipologia di rifiuti essendo per una significativa quota parte prodotti da soggetti privati, non obbligati quindi alla dichiarazione MUD , si sono considerati i quantitativi dichiarati ricevuti dai gestori cui tali rifiuti sono stati conferiti.

Dati di produzione per codice ATECO

L’approfondimento sulla produzione dei rifiuti fatta per codice ATECO dell’attività che li ha generati riflette e conferma l’analisi fatta per codice CER dei rifiuti: il settore determinante è rappresentato dalle attività di costruzione e demolizione (Ateco da 41 a 43*) seguito dal settore manifatturiero (Ateco da 10 a 33); in particolare le attività di costruzione producono il 49% del totale rifiuti non pericolosi prodotti, mentre le attività manifatturiere ne producono il 28%; queste ultime attività inoltre generano una quantità di rifiuti pericolosi pari a circa il 36% del totale.

Altro importante contributo alla produzione dei rifiuti speciali sia non pericolosi che pericolosi è dato dall’attività di fornitura di acqua, reti fognarie, attività di gestione rifiuti e risanamento (Ateco da 36 a 39) il cui contributo alla produzione per le due tipologie si attesta rispettivamente intorno al 17 % (non pericolosi) e 45% (pericolosi); dato quest’ultimo eccezionale determinato appunto dalla produzione straordinaria di rifiuti pericolosi presso l’area della discarica HERAMBIENTE SPA (che ha caratterizzato l’anno 2020).

immagine contenuta nella pagina: produzione di rifiuti speciali
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Ultimo aggiornamento 10/8/2023

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