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I campi elettromagnetici

Quando si parla di campi elettromagnetici (cem) ci si riferisce generalmente alle radiazioni non ionizzanti (NIR), cioè quelle radiazioni che non hanno energia sufficiente a rompere i legami chimici e produrre ionizzazione. Le principali fonti di radiazioni non ionizzanti prodotte dalle attività umane si riscontrano nel settore delle telecomunicazioni (impianti di radiodiffusione sonora e televisiva, impianti di telefonia mobile, impianti radioelettrici per la trasmissione di dati), nella rete di distribuzione dell’energia elettrica (elettrodotti), nel settore domestico (telefoni cellulari, elettrodomestici), nel settore industriale e medico.

I campi elettromagnetici sono forme di radiazioni elettromagnetiche (come la luce visibile) che si propagano nello spazio sotto forma di onde, generate dalla presenza o dal movimento di cariche elettriche come ad esempio avviene nella radiotrasmissione di informazioni e nel trasporto di energia elettrica.

Alte e basse frequenze

I campi elettromagnetici si caratterizzano per la frequenza, cioè per il numero di oscillazione al secondo dell’onda. Si distinguono in due grandi famiglie: alte e basse frequenze. Queste due tipologie hanno diverse caratteristiche fisiche e diversi effetti sul corpo umano pertanto hanno anche limiti normativi diversi.

  • L’alta frequenza è costituita dai cem emessi ad esempio dagli impianti radiotelevisivi, di telefonia mobile e radioelettrici in genere,
  • La bassa frequenza è costituita ad esempio dai cem emessi dalle linee elettriche.

Le attività di competenza Arpa FVG

Le attività di prevenzione e controllo in materia ambientale di competenza dell’Arpa FVG riguardano le emissioni generate dagli impianti di telecomunicazione e dagli elettrodotti:

  • gli impianti di telecomunicazione emettono campi elettromagnetici a radiofrequenza (RF, con intervallo di frequenza compreso tra 100 kHz e 300 GHz),
  • gli elettrodotti emettono campi elettromagnetici a frequenza estremamente bassa (ELF, con frequenza pari a 50 Hz),

In Italia la principale disposizione legislativa è la legge quadro 36/2001. Questa norma attua il principio di precauzione (art. 174, par. 2, trattato istitutivo dell’Unione Europea), che sancisce la necessità di prevenire conseguenze potenzialmente gravi senza attendere i risultati della ricerca scientifica.

L'ampia diffusione di sorgenti di campo elettromagnetico negli ultimi decenni ha reso di maggiore attualità la problematica dell’esposizione alle radiazioni non ionizzanti e quindi l'interazione tra campi elettromagnetici e salute.

FAQ

Sono noti i cosiddetti effetti acuti, cioè quelli provocati sul corpo umano da cem di elevata intensità anche per tempi brevi. Questi sono costituiti essenzialmente dal riscaldamento per le alte frequenze e dalla stimolazione elettrica per le basse frequenze.

Gli effetti cosiddetti cronici, cioè quelli dovuti a cem di bassa intensità anche per tempi prolungati sono ancora allo studio, vi sono diversi documenti in materia non tutti concordi, pertanto, non vi è una certezza condivisa dalla comunità scientifica. Per questo motivo i limiti di legge sono stati definiti a livello europeo applicando elevati coefficienti di sicurezza a partire dai valori di cem che provocano effetti conosciuti. Alcuni stati membri UE come il nostro paese hanno utilizzato la facoltà di abbassare ulteriormente questi limiti europei.

No, dipendono dalla destinazione d’uso. Sono definiti dei limiti validi in tutti i luoghi accessibili alla popolazione (limiti di esposizione) e dei limiti più bassi (valori di attenzione) validi solo nei luoghi dove la popolazione permane per più di 4 ore giornaliere.

Sì. Sono numerose. Sono costituite principalmente da apparecchi normalmente utilizzati nelle case (come ad esempio telefoni cellulari, cordless, radiosveglia, forno a microonde).

No. Questi apparecchi sono soggetti a norme di prodotto che prevedono che il commercio degli apparecchi avvenga previa certificazione da parte del costruttore che l’emissione di cem sia a norma. Arpa FVG non effettua misure su questi apparecchi e pertanto non dispone di dati per fornire dettagliate indicazioni di tutela.

Ultimo aggiornamento 9/5/2022

URL: https://www.arpa.fvg.it/temi/temi/campi-elettromagnetici/impariamo-insieme/i-campi-elettromagnetici/