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13 AGOSTO 2018

Molto buona la qualità delle acque nei primi mesi estivi del 2018

Nel corso dell’incontro promosso da Legambiente a Muggia in occasione della presentazione dei monitoraggi effettuati da Goletta Verde (Muggia, 12 agosto), Arpa ha illustrato i dati sulla qualità delle acque nei primi mesi estivi del 2018. E’ confermato un quadro molto positivo: nelle aree balneabili la qualità delle acque è molto buona e al momento non sono presenti limitazioni nelle zone balneabili. 55 delle 57 aree di costa dove è ammessa la balneazione presentano infatti una qualità delle acque eccellente, mentre solo in due località le acque sono classificate come buone.

Anche la presenza di alghe a potenziale rischio sanitario è sotto controllo in questa prima parte del 2018. I monitoraggi effettuati dall’Agenzia per l’ambiente su Ostreopsis ovata sembrano indicare una riduzione della micro-alga, dopo le segnalazioni del 2009, 2011 e del 2014, confinate tuttavia nella costa Triestina.

Per quanto riguarda lo stato ecologico delle acque marino-costiere e delle acque di transizione lagunari, Arpa segnala d’aver di recente consegnato alla Regione la nuova classificazione relativamente al triennio di monitoraggio 2014-2016, dove sono evidenziate alcune differenze rispetto alla precedente classificazione. Nelle acque marino costiere sono 9 i corpi idrici in stato ecologico elevato, 9 sono classificati come buono e solo 1 è sufficiente (in precedenza tutti i 19 corpi idrici marino-costieri presentano uno stato ecologico buono). Nelle acque di transizione (laguna), 5 corpi idrici sono in stato ecologico buono, 7 in stato ecologico sufficiente, i restanti 5 presentano uno stato ecologico inferiore al buono (in precedenza 3 corpi idrici erano classificati come buono, 10 sufficiente, mentre per 4 il giudizio era scarso).

I monitoraggi effettuati dall’Agenzia per l’ambiente per garantire una buona qualità delle acque marine e di transizione è notevole. Solo per la balneazione sono infatti impegnati una decina di tecnici Arpa, che effettuano annualmente oltre 300 campionamenti, per oltre un migliaio di ore di lavoro. Altrettanto importante sono le attività di monitoraggio effettuate in mare e in laguna.

A queste attività “classiche” per una Agenzia ambientale, negli ultimi anni si sono sommate numerose altre attività di monitoraggio destinate a rispondere a nuove emergenze ambientali: i rifiuti spiaggiati e le plastiche nelle acque.

Su queste nuove emergenze l’Agenzia per l’ambiente è impegnata da diversi anni, dando attuazione a quanto previsto dalla “Marine Strategy” e partecipando a numerosi progetti di ricerca attivati con qualificati partner nazionali come OGS e delle regioni limitrofe, in primis il Veneto e la Slovenia.

Per quanto riguarda i rifiuti spiaggiati, Arpa monitora 8 spiagge, dove a marzo e a novembre vengono prelevati dei campioni su tre transetti per spiaggia, con il conteggio e la pesatura dei rifiuti suddivisi per categoria.

Sulle microplastiche Arpa effettua i monitoraggi a Lignano e a Trieste; a marzo e settembre sonno campionati due transetti (tre stazioni ogni transetto) e le microplastiche sono censite, suddivise per dimensioni, colore e forma.