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14 LUGLIO 2017

Bollettino acque di balneazione: luglio 2017

E' possibile consultare e stampare il bollettino mensile di luglio 2017 contenente le informazioni relative alla qualità microbiologica delle acque di balneazione.

ARPA FVG è impegnata nel monitoraggio delle acque destinate alla balneazione di tutta la regione, e le informazioni sono pubblicate attraverso bollettini mensili consultabili da questo sito. Il monitoraggio viene effettuato nel periodo compreso fra aprile e settembre.

 

Le analisi rilevano la presenza di contaminazione fecale entro i limiti previsti dal DM 30/03/2010 (*Acque marine: Enterococchi intestinali 200 MPN/100ml; Escherichia coli 500 MPN/100ml; **Acque interne: Enterococchi intestinali 500 MPN/100ml; Escherichia coli 1000 MPN/100ml) nelle seguenti stazioni:

  • Comune di Muggia stazione acque marine Bagno Muggesano: Escherichia coli 306 MPN/100ml*; Enterococchi intestinali 99 MPN/100ml*;
  • Comune di Trieste stazione acque marine Diga vecchia Nord: Escherichia coli 207 MPN/100ml*; Enterococchi intestinali 53 MPN/100ml*;
  • Comune di Trieste stazione acque marine Diga vecchia Sud: Escherichia coli 150 MPN/100ml*; Enterococchi intestinali 10 MPN/100ml*;
  • Comune di Monfalcone stazione acque marine Marina Julia: Escherichia coli 164 MPN/100ml*; Enterococchi intestinali 42 MPN/100ml*;
  • Comune di Staranzano stazione acque marine Arenile Lido di Staranzano: Escherichia coli 192 MPN/100ml*; Enterococchi intestinali 10 MPN/100ml*;
  • Comune di Meduno stazione acque interne Torrente Meduna Località Ponte Navarons: Escherichia coli 548 MPN/100ml**; Enterococchi intestinali 68 MPN/100ml**.

La presenza degli indicatori di contaminazione fecale molto probabilmente è dovuta alle precipitazione del giorno precedente. Per le acque costiere anche  il forte vento di scirocco che impediva il normale mescolamento delle acque marine a seguito dei cambi di marea può aver condizionato la presenza dell’inquinante.

Gli eventi vengono evidenziati in quanto possono influenzare il calcolo della classificazione futura delle acque di balneazione dei siti in questione.

In tutte le altre stazioni della regione la contaminazione fecale, se presente, aveva valori non rilevanti.

 

L'11 luglio sono stati effettuati i prelievi dei campioni d’acqua di balneazione lungo la costiera triestina, come previsto dalla data di calendario programmata per i siti designati alla balneazione. La segnalazione relativa alla presenza di schiuma in costiera triestina, località Santa Croce, riferita allo stesso giorno, non ha trovato riscontro dall’esame ispettivo eseguito dai  tecnici di ARPA FVG durante il campionamento routinario effettuato lungo il litorale della Provincia di Trieste. Probabilmente, la schiuma motivo della segnalazione, verosimilmente di origine naturale (generata dall’aumento del moto ondoso dell'acqua contenete materiale vegetale in decomposizione) si è dispersa nel corso della giornata.

Il fenomeno delle schiume, infatti, si verifica quando si ha accumulo di sostanze tensioattive sul pelo dell’acqua. Normalmente la decomposizione della sostanza organica derivante da alghe, piante acquatiche o foglie cadute, rilascia delle sostanze tensioattive naturali che possono generare schiume in presenza di moto ondoso. Quest’ultimo facilita la demolizione delle fibre vegetali galleggianti in acqua oppure rompe le cellule microalgali presenti sulle rocce (perifiton), con conseguente formazione di schiuma bianca e/o giallastra. Al contrario le schiume artificiali generate da prodotti di sintesi formano delle bolle con colorazione iridescente e si possono formare anche in assenza di moto ondoso.

 

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