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10 MAGGIO 2018

Sono numerosi i controlli sui pesticidi nelle acque del FVG

La presenza di contaminanti pesticidi nelle acque superficiali e sotterranee della regione è un problema reale ed è noto da tempo, tanto che Arpa ha attivato una capillare rete di monitoraggio su tutto il territorio regionale, adottando le più rigorose specifiche individuate nelle linee guida nazionali ed internazionali.

A tale proposito Arpa effettua delle campagne di monitoraggio molto raffinate e i dati sono prontamente condivisi con la sanità pubblica e con i gestori degli acquedotti al fine di individuare tempestivamente le criticità e di mettere in atto le azioni più opportune per garantire  la fruizione della risorsa acqua in totale sicurezza.

La densità media della rete di monitoraggio in Friuli Venezia Giulia è infatti pari a 6,6 punti/km2 nelle acque superficiali e di 16,8 punti/km2 nelle acque sotterranee (artesiane, di falda, confinate), contro una media nazionale pari, rispettivamente, a 5,4 e 12 punti/km2 (dati Ispra, Rapporto nazionale pesticidi nelle acque 2015-2016, ed. 2018).

Per rispondere alle sempre maggiori richieste in termini di sensibilità analitica, il Laboratorio di Arpa si è dotato recentemente di nuova strumentazione, tra le più sofisticate nel panorama nazionale, che consente di rilevare i contaminanti fino a un limite di quantificazione (LQ) oltre cento volte inferiore rispetto alla maggior parte dei laboratori delle altre regioni italiane.

Complessivamente in Friuli Venezia Giulia sono rilevati 112 pesticidi nelle acque superficiali (media nazionale 80) e 80 nelle acque sotterranee (media nazionale 78). Nel 96% dei 545 campioni analizzati di acque superficiali e nel 77% dei 240 campioni di acque sotterranee è stata rilevata la presenza di una o più sostanze contaminanti. Di questi campioni positivi ai pesticidi, solo il 21% delle acque superficiali e il 34% delle sotterranee sono tuttavia superiori allo standard di qualità ambientale (SQA).

Questi valori sono più elevati della media nazionale, ma ciò è da mettere in relazione proprio con la maggiore capacità analitica e di valutazione messa in campo in questi anni da Arpa, più in particolare (1) con le modalità del piano di monitoraggio, che intensifica i prelievi nei punti critici, e (2) con l’elevatissima sensibilità della strumentazione in uso.

I monitoraggi avviati negli ultimi anni e la strumentazione presente nel Laboratorio Arpa consentono dunque d’avere una ottima conoscenza della presenza e delle dinamiche dei pesticidi nel terreno e nelle acque del Friuli Venezia Giulia. Tali informazioni sono condivise con la Sanità e i gestori delle reti di approvvigionamento idrico e consentono di gestire le risorse idriche al meglio in termini preventivi e non solo emergenziali. Consentono inoltre, di avviare delle riflessioni sull’uso dei pesticidi e gli effetti sull’ambiente.