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03 LUGLIO 2018

Pesticidi in Friuli Venezia Giulia: alcune precisazioni da parte di Arpa FVG

In riferimento ad alcuni articoli pubblicati recentemente dalla stampa locale relativi alla presenza di pesticidi nelle acque del Friuli Venezia Giulia, Arpa FVG ritiene opportune alcune precisazioni.

I dati presentati negli articoli sono dati derivanti dal Rapporto nazionale pesticidi nelle acque - edizione 2018 prodotto dall’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra). Ispra, infatti, produce annualmente tale report raccogliendo le informazioni derivanti da ogni singola Agenzia per l’ambiente regionale presente sul territorio italiano. I dati relativi al Friuli Venezia Giulia sono pertanto quelli prodotti da Arpa FVG attraverso la propria costante attività di monitoraggio ambientale.

Negli articoli il termine “contaminazione” è utilizzato, in alcuni passaggi, in modo improprio. La parola è infatti sinonimo di “inquinamento”, che si ha quando viene rilevata una sostanza a concentrazioni superiori a un livello stabilito dalla normativa. Se non viene superata questa soglia, si deve invece parlare più propriamente di “residui” o di “presenza in tracce”, che sono normalmente rilevabili in qualunque matrice ambientale e in qualunque contesto, se solo si dispone di tecnologia sufficientemente sofisticata per farlo.

Il rapporto Ispra rileva che molti campioni analizzati dalle Agenzie per l’ambiente mostrano in effetti, in tutta Italia, la presenza di sostanze organiche, a testimoniare l'effetto del massiccio uso di pesticidi che è stato fatto in questi anni.
In Friuli Venezia Giulia questo si evidenzia maggiormente rispetto ad altre regioni. Ciò, tuttavia, è da mettere in relazione proprio alla maggiore capacità analitica e di valutazione sviluppata dall’Arpa del Friuli Venezia Giulia in questi anni, più in particolare attraverso le modalità di realizzazione del piano di monitoraggio, che intensifica i prelievi nei punti più critici, e grazie all’elevatissima sensibilità della strumentazione e delle metodiche in uso, tra le migliori in Italia.

I monitoraggi effettuati sino ad ora da Arpa consentono quindi di affermare che gran parte delle acque sotterranee del Friuli Venezia Giulia non sono contaminate e presentano uno stato chimico buono. Il rinvenimento di sostanze organiche in tracce nelle acque non deve quindi essere oggetto di preoccupazione, ma, all’opposto, da un lato sottolinea che Arpa FVG è in grado di rilevare qualunque piccola anomalia della presenza di inquinanti e dall'altro è uno stimolo affinché vengano messe in atto tutte le azioni possibili per migliorare ulteriormente la conoscenza dell’ambiente, al fine di prevenirne la compromissione.