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30 AGOSTO 2017

Rari avvistamenti di "Cubomedusa" nel Golfo

Arpa segnala che a tutt’oggi non ci sono evidenze della presenza della medusa Carybdea marsupialis nelle aree balneabili della regione. La segnalazione in seguito al recente avvistamento in alcune aree non balneabili di esemplari di Carybdea, detta anche per la sua particolare forma “cubomedusa”.

I più recenti avvistamenti di cubomedusa risalgono agli ultimissimi giorni di agosto, quando la Guardiacostiera Circomare di Grado ne ha segnalato la presenza nel tratto compreso tra riva Bersaglieri e Porto San Vito ed in particolare all’interno del Porto Mandracchio.

Arpa ricorda che Carybdea marsupialis è una piccola medusa trasparente (l’ombrello di forma cubica misura circa 3-4 centimetri) dotata di 4 tentacoli lunghi sino a 30 cm su cui sono presenti, in numero molto elevato, delle cellule urticanti (cnidocisti); il contatto con i tentacoli provoca sull’uomo una puntura dolorosa, ma di breve durata.

Studi effettuati su questa specie evidenziano che gli adulti si muovono velocemente e vengono attratti dalla luce della costa per cui, particolarmente verso sera, si avvicinano alla riva. Nelle zone in cui è riscontrata la presenza della specie è pertanto sconsigliabile immergersi nelle ore notturne.

Carybdea marsupialis non è comunque da confondere con la cosiddetta “Noce di mare”, il Ctenoforo Mnemiopsis leidyi, presente nelle acque del Golfo di Trieste. Mnemiopsis  - benché per dimensioni, forma e distribuzione nello strato superficiale del mare può ricordare la cubomedusa  - non è assolutamente pericoloso per l'uomo essendo privo di tentacoli urticanti.

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