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21 GIUGNO 2017

Tour delle buone pratiche Città Amianto Zero

Si è tenuto nei giorni scorsi a Monfalcone nel nuovo Museo della Cantieristica, il Mu.Ca, la seconda tappa del “Tour Città Amianto Zero”, un progetto nato da un’idea dell’ANCI coordinato dall’Agenzia regionale per la protezione dell’ambiente del Piemonte, al quale ha aderito come partner locale anche Arpa FVG.

Il tour è un viaggio in sei tappe attraverso le città maggiormente colpite dal problema dell’amianto: da Casale Monferrato, luogo simbolo per la presenza del maggior stabilimento europeo per la produzione dell’Eternit, a Catania, passando per Monfalcone, Bologna, Firenze e Lecce.

La tappa di Monfalcone è stata fortemente voluta dall’assessore regionale all’ambiente, Sara Vito e dal Sindaco di Monfalcone, città che da oltre cent’anni è sede di importanti cantieri navali, che hanno sempre fatto largo uso di amianto con gravi conseguenze per la salute dei lavoratori. “L’amianto – lo ha ricordato il Sindaco di Monfalcone, Cisint – è ancora una piaga per la città, perché le malattie correlate e le morti non sono ancora giunte all’apice e molte famiglie continuano a subirne le conseguenze”.

L’assessore Vito nel suo indirizzo di saluto ha ricordato che l’amianto è al centro delle iniziative della Giunta regionale del Friuli Venezia Giulia. Per l’assessore molte attività per una corretta gestione del problema dell’amianto sono già state avviate dall’ente Regione, ma c’è ancora molto da fare, soprattutto per promuovere momenti informativi per la popolazione e per dare un vero impulso alle attività di bonifica. Su questo fronte la Regione Friuli Venezia Giulia si è fortemente impegnata con tre linee di contributi, rivolte non più solo ai Comuni, ma da quest’anno anche ai cittadini e alle aziende private, che potranno quindi accedere a dei finanziamenti per rimuovere l’amianto dai loro fabbricati.

Le finalità del Tour Città Amianto Zero sono state presentate da Angelo Robotto, direttore generale di Arpa Piemonte, “vogliamo fare un viaggio attraverso l’Italia e offrire delle giornate di formazione, informazione e approfondimento, ai Comuni e ai cittadini, per presentare e raccogliere le esperienze più significative maturate nei territori maggiormente colpiti dal problema amianto”. Le “buone pratiche” saranno successivamente messe a disposizione degli amministratori pubblici per realizzare politiche omogenee ed efficaci.

A tale proposito è significativa l’esperienza del Comune di Casale Monferrato, città che forse più di tutte ha vissuto il dramma dell’amianto. Il sindaco della città piemontese, Concetta Palazzetti, ha ricordato che le bonifiche “non sono gestite dall’amministrazione comunale, ma da tutta la città, perché tutti i cittadini sono coinvolti e sensibili al problema. Tutti i cittadini fanno pressione affinché la bonifica avvenga, a tutela soprattutto delle future generazioni”. “A Casale Monferrato - ha proseguito Palazzetti - abbiamo avuto dal Governo i fondi per la bonifica e oggi possiamo dare ai privati un contributo pari al 50% della spesa. Un incentivo forte e i cittadini rispondono in modo positivo, tanto che prevediamo di concludere la bonifica delle coperture di amianto (pari a 2 milioni) entro il 2020”.

Nel corso della mattinata sono stati affrontati numerosi argomenti di interesse per gli amministratori comunali, quali le competenze dei Sindaci in materia di bonifica dell’amianto, la gestione delle segnalazioni e delle bonifiche, le mappature e i censimenti.

Per l’Arpa del Friuli Venezia Giulia è intervenuto Glauco Spanghero, che ha illustrato le attività sull’amianto condotte dalla locale Agenzia per l’ambiente. In particolare, Spanghero ha presentato le attività di telerilevamento delle coperture contenenti amianto (nella foto un esemio di mappa telerilevata) e quelle di monitoraggio ambientale outdoor delle fibre aerodisperse.

Quest’ultima attività è forse quella più caratteristica e innovativa. Arpa FVG ha attivato, infatti, nel 2016 un innovativo percorso di monitoraggio ambientale delle fibre di amianto aerodisperse, effettuando una serie di campionamenti a partire dalla provincia di Trieste. Questi monitoraggi sono effettuati autonomamente da Arpa FVG, sia per quanto riguarda la fase di campionamento, sia per le successive analisi delle fibre di amianto in microscopia elettronica a scansione (SEM).

I monitoraggi sono iniziati nel 2016 nei comuni di Trieste e Sgonico e nell’area portuale triestina. Nel 2017 Arpa FVG prevede d’effettuare almeno 80 monitoraggi, estendendo l’area d'azione alla provincia di Gorizia.

Approfondimenti
> Il monitoraggio ambientale dell'amianto - Spanghero, Arpa FVG
> Cos'è l'amianto - Spanghero, Arpa FVG
> Arpa Piemonte - pagina dedicata a Tour Città Amianto Zero